Riceviamo e pubblichiamo
Il 16 ottobre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alimentazione, con la FAO – della quale ricorre l’anniversario della costituzione – che, nell’occasione, invita ad agire a ogni livello per far sì che una dieta sana e sostenibile sia accessibile a tutti.
Una sfida che Slow Food ha raccolto nel corso degli anni, non solo nella particolare ricorrenza ma in generale. Ma per la giornata di mercoledì i presidi di molti paesi del mondo proporranno delle iniziative simboliche di sensibilizzazione sulle problematiche della povertà, della fame e della malnutrizione nel mondo, sulla sicurezza alimentare e per diffondere diete nutrienti per tutti: l’obiettivo principale è incoraggiare le persone, a livello globale, ad agire contro questi problemi.
Anche Tarquinia coglie l’opportunità grazie al ristorante Namo Ristobottega, dove mercoledì sera sarà possibile, per chi vorrà aderire all’iniziativa, scegliere il menù del territorio a tutta salute con frutta, legumi e verdure rigorosamente di stagione provenienti da coltivazioni locali.
Non è certo l’unica iniziativa di Namo in questo inizio autunno: nelle scorse settimane, infatti, i gestori della Ristobottega sono corsi a Bra, in Piemonte, per prendere parte a Cheese 2019 e andare alla ricerca di nuove eccellenze e di nuovi produttori con i quali avviare una collaborazione “per continuare a portare sui tavoli del ristorante la qualità a cui proprio non possiamo rinunciare”, come spiegato dalla chef Tiziana Favi.
“Tra le attività che abbiamo preferito – continua – la visita a “La via degli affinatori”, dove abbiamo scelto una toma affinata per cinque anni in caveau, un vero formaggio da meditazione che stiamo proponendo abbinato ad un passito locale dell’Azienda Valle del Marta di Tarquinia. Imperdibile, poi, la via dei presìdi Slow Food, dove abbiamo potuto assaggiare l’ultimo presidio laziale, La Giuncata dei Monti Reatini, ed è proprio lì che abbiamo preso contatti con un produttore di Caciocavallo podolico del Gargano dal sapore piccante e pungente, stagionato 30 mesi, che proponiamo accompagnato da una composta di cipolle di Tropea e lamponi dei Monti Cimini dell’amico Massimiliano Biaggioli di Viterbo.
“Che dire? – conclude Tiziana – Tante aziende e nuove collaborazioni prediligendo le piccole produzioni, spesso a conduzione familiare, tutte con storie fantastiche da raccontare. La nostra ricerca non si ferma mai, e in quanto cuoca dell’Alleanza Slow Food ho molto a cuore l’interazione con i piccoli produttori”.