Riceviamo e pubblichiamo
Dal 1° gennaio è vietato il consumo per uso umano dell’acqua erogata dal servizio idrico, per la concentrazione di arsenico superiore al limite di 10 microgrammi per litro, come previsto dalla legge. L’acqua erogata al consumo umano tramite pubblico acquedotto non è dunque utilizzabile:
– Per cottura, reidratazione e ricostituzione di alimenti
– Per preparazione di alimenti e bevande (escluso lavaggio frutta e verdura sotto flusso d’acqua e utilizzando acqua potabile per l’ultimo risciacquo)
– Per pratiche di igiene personale che comportino ingestione anche limitata di acqua (lavaggio denti e cavo orale).
È invece consentito l’uso dell’acqua per l’igiene personale (es. doccia), tranne nei casi di presenza di patologie cutanee (eczema, patologie cutanee a rischio anche di tipo evolutivo o degenerativo). È inoltre consentito l’uso dell’acqua erogata dal servizio idrico per tutte le operazioni di igiene domestica (lavaggio indumenti, stoviglie, ambienti) scarico wc e impianti di riscaldamento.
L’ordinanza del Sindaco non riguarda Pescia Romana, le utenze connesse alla linea proveniente dalla sorgente Acquarella -località Pontesodo e case sparse-.
Al fine di evitare allarmismi derivanti da una non corretta informazione, occorre porre all’attenzione della popolazione che non sono mutate le caratteristiche delle acque captate. La presenza di Arsenico e di fluoruri è di natura geologica ma sono scaduti i termini di deroga che permettevano un parziale uso delle acque distribuite a fini potabili.
«Provo – spiega il Sindaco Sergio Caci – a chiarire alcuni dubbi: a Montalto di Castro era già in vigore un’ordinanza di non potabilità, ad esclusione di Pescia Romana; questo perché non ci fu concessa la deroga da parte della Regione Lazio. Pur avendo, infatti, valori al di sopra del consentito, ma più bassi rispetto ad altri Comuni, non fummo inseriti nella deroga perché al momento del provvedimento stavamo nei limiti consentiti dalla legge”.
“Limiti poi superati: ecco il perché dell’ordinanza. Comunque – continua il Primo Cittadino – al 31/12/2012 la deroga è finita per tutti: si è così deciso di fare una nuova ordinanza, dopo aver consultato l’Ato e la Asl.
“Invito a leggere anche l’informativa – contenuta nell’ordinanza sindacale n. 21 del 31/12/2012 – che l’Ato ha inviato ai sindaci, potrebbe chiarire molti dubbi. L’acqua erogata dalle fontanelle comunali è potabile. Sono comunque iniziate già da tempo – conclude Sergio Caci – le procedure per la collocazione dei dearsinificatori sulle linee comunali”.