Riceviamo dal Comune di Tarquinia e pubblichiamo
Primo appuntamento per questa quarta edizione 2023 di Paesaggi dell’Arte, anche quest’anno alla ricerca d’interazioni creative tra archeologia, musica, danza e teatro, sarà il concerto dell’AnceStral Trio, sabato 24 giugno alle ore 19.00. Una formazione che ha esordito con grande successo proprio a Tarquinia, nella serata conclusiva della precedente edizione del festival. Saranno le atmosfere suggestive delle tombe etrusche della Necropoli dei Monterozzi ad offrirsi come scenario alle note del trio.
Il progetto è nato dall’esperto di strumenti a fiato Renato Vecchio: diplomato in sassofono e impegnato in una continua ricerca musicale, questo musicista si dedica da anni allo studio di strumenti a fiato di varie origini e tradizioni. Ha suonato, collaborato e inciso con molti artisti e formazioni, come l’Orchestra Italiana del Cinema, la Banda Ikona, Alessandro Mannarino, Lisa Gerrard, Battista Lena, Valerio Aprea.
In questo progetto, i suoni ancestrali e popolari di strumenti a fiato come il duduk, la zurna, il chalumeau e il flauto shvi, caratterizzano una miscela timbrica di suoni mediterranei, arabi e africani, all’interno della quale si aprono spazi di atmosfera meditativa e momenti di pura improvvisazione, che si intrecciano a composizioni originali e tradizionali legate dal filo di una profonda emozionalità.
A completare il trio, Jacopo Barbato, nato come chitarrista blues e soul, ma che ben presto si è appassionato al mondo del jazz, della musica brasiliana e della world music, e Simone Pulvano, percussionista impegnato in numerosi progetti che spaziano dalla musica araba classica al repertorio popolare italiano e all’electronic live set. Ospite della formazione, in occasione di questo ritorno del progetto a Tarquinia, Luigi Polsini, specialista di antichi strumenti ad arco.