Riceviamo e pubblichiamo
“Anche nel Lazio dobbiamo apprezzare l’importante risultato ottenuto, grazie alla proficua collaborazione ed il positivo rapporto di collaborazione con le Istituzioni, indirizzato ad offrire al Paese le condizioni per una straordinaria opportunità di crescita”. Così Sonia Ricci, Presidente di Anbi Lazio, all’indomani della ripartizione in Italia di quasi 2 miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture idriche primarie, operata dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, a seguito delle diverse intese raggiunte in Conferenza Stato-Regioni e Conferenza Unificata, nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Lazio ha avuto due progetti approvati presentati dai Consorzi di Bonifica del Sud Pontino, di Latina e del Litorale Nord, di Roma. In totale porteranno circa un milione di euro per dei progetti rivolti al miglioramento del settore irriguo. “Tra i nostri obiettivi, come Anbi Lazio – ha aggiunto il direttore di Anbi Lazio, Andrea Renna, abbiamo sempre sottolineato l’importanza di aprire un nuovo corso, in termini di efficacia e di efficienza, anche nel saper proporre progetti in linea con le indicazioni ministeriali e regionali. Questo primo piccolo traguardo dimostra che siamo sulla strada buona. “E’ un riconoscimento alla tangibile capacità progettuale dei Consorzi di bonifica – ha detto ancora il Presidente Ricci – come Anbi Lazio ringraziando i Presidenti, i Commissari e tutti i direttori per l’impegno profuso in questa direzione e per quanto faranno. Il nuovo anno intendiamo strutturare ancor meglio la nostra associazione con servizi da aggiungere a quelli attivati condivisi e a disposizione di tutte le strutture consortili laziali. In questo importante inizio di un ulteriore percorso coinvolgeremo l’Anbi Nazionale, la Regione Lazio ed i Ministeri di riferimento per quel Patto per il Suolo che abbiamo lanciato mediante il quale far comprendere sempre meglio che i Consorzi di Bonifica, anche nel Lazio, non chiedono tasse, ma il contributo per dei servizi, come l’irrigazione e la salvaguardia idrogeologica, che non a caso vengono ritenuti essenziali”.