Cosa si nasconde dietro al Sassuolo di Roberto De Zerbi? Quella neroverde si sta confermando sempre più come una delle formazioni migliori del campionato. Nelle passate stagioni gli emiliani erano arrivati undicesimi e ottavi, ma stavolta hanno una marcia in più. Non sono pochi i singoli elementi della rosa che si stanno distinguendo, tanto da aver attirato anche l’attenzione di Roberto Mancini: Caputo è riuscito ad arrivare in Nazionale nonostante la tarda età, Locatelli è cresciuto molto, mentre Domenico Berardi sta tornando quello di un tempo. Da non sottovalutare è anche l’apporto dei vari Djuricic e Boga.
Il segreto del Sassuolo sta nel controllo del gioco, tanto che il dato del possesso palla sfiora il 60% in diverse partite. L’azione parte dal basso e si sviluppa prevalentemente sulla trequarti, dove gli interpreti di qualità non mancano. Anche Consigli viene chiamato in causa nel fraseggio insistito, così da liberare i terzini e favorire più facilmente la manovra. Se il posizionamento degli avversari prevede troppi rischi, però, ecco che i neroverdi cercano lo spazio largo, sventagliano da una fascia all’altra e provano a sfruttare i terzini per ottenere la superiorità numerica.
Il modulo preferito dal tecnico è sicuramente il 4-2-3-1, ma spesso il Sassuolo ha adottato anche altre varianti, soprattutto contro le squadre più piccole, che tendono a chiudersi. Non c’è che dire: in pochissimo tempo il Sassuolo è riuscito a diventare una realtà interessantissima del calcio europeo e al momento non c’è nulla che gli vieti di concorrere addirittura per lo scudetto. De Zerbi, però, non fa proclami. I neroverdi sono arrivati per la prima volta in Serie A solo nel 2013 e in questi anni hanno già avuto modo di assaggiare la scena internazionale tramite l’Europa League. Anche solo approdare in Champions, dunque, avrebbe il sapore di un’impresa storica per questa squadra.
Il Sassuolo aveva iniziato il campionato con un pareggio casalingo contro il Cagliari. In seguito, però, sono arrivate ben 3 vittorie di fila, con 4 goal a partita: vittime lo Spezia, il Crotone e il Bologna. Dopo il pari per 3-3 contro il Torino, ecco un altro risultato a sorpresa: lo 0-2 in casa del Napoli, nonostante l’assenza del bomber Caputo. Probabilmente è da quel momento che la situazione si è fatta seria. Al pari con l’Udinese è seguito il successo sul Verona, che detiene una delle migliori difese della Serie A. La prima sconfitta è arrivata addirittura a fine novembre e comunque per mano di una big, vale a dire l’Inter. Anche il pareggio contro la Roma può rientrare nella cerchia dei risultati prestigiosi, considerando l’handicap dell’inferiorità numerica.
Insomma, il discorso è chiaro. Avere ragione di questo Sassuolo è difficile per chiunque. La raccolta di dati sulle statistiche dell’attuale stagione della Serie A racconta tutta la forza dei neroverdi, che viaggiano su una media di 2 goal a partita e hanno subito meno reti di compagini più quotate come Atalanta e Lazio. La situazione può solo migliorare. A breve si aprirà il mercato invernale e il club ne approfitterà sicuramente per rinforzare ulteriormente la rosa. Non si può sprecare un’annata del genere.