Domenica 12 giugno si vota per i cinque quesiti referendari e, in circa 1000 paesi in tutta Italia, per le elezioni amministrative: tra questi Montalto di Castro e Viterbo. Seggi aperti dalle 7 alle 23. Durante le operazioni di voto non ci sarà l’obbligo di tenere la mascherina, il cui uso è però fortemente raccomandato dalle direttive del ministero.
Nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti, quindi come Montalto, l’elezione dei consiglieri comunali si effettua con sistema maggioritario contestualmente alla elezione del sindaco: con la lista di candidati al consiglio comunale deve essere anche presentato il nome e cognome del candidato alla carica di sindaco e il programma amministrativo da affiggere all’albo pretorio. Nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco.
Ciascun elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica di sindaco, segnando il relativo contrassegno, e può esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno. A seguito dell’entrata in vigore della legge del 23 novembre 2012 n. 215, per i Comuni con più di 5.000 abitanti, l’elettore può esprimere due preferenze per i candidati a consigliere comunale, purché i candidati siano di sesso diverso e appartenenti alla stessa lista (pena l’annullamento della seconda preferenza).
È proclamato eletto sindaco il candidato alla carica che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede ad un turno di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti, da effettuarsi la seconda domenica successiva. In caso di ulteriore parità viene eletto il più anziano di età.
Una volta eletto il sindaco viene anche definito il consiglio: alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.
Nei comuni con oltre 15.000 abitanti si vota su una sola scheda, nella quale saranno già riportati i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, sotto ciascuno di essi, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.
Tre sono le possibilità di voto:
1) Si può tracciare un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato.
2) Si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto ‘voto disgiunto’.
3) Si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato Sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.
Ogni elettore può altresì esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il cognome di non più di due candidati compresi nella lista da lui votata. Nel caso di espressione di due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.
È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).
Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare il 26 giugno 2022 per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.
Alla chiusura delle urne si procederà subito con lo spoglio dei quesiti dei referendum: per i risultati delle amministrative bisognerà attendere il via alle operazioni in programma alle 14 di lunedì 13 giugno.