Riceviamo da Enrico Panunzi e pubblichiamo
Non sono favorevole all’ipotesi che la Tuscia possa ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani. Ho parlato con il sottosegretario all’Ambiente Roberto Morassut e con l’assessore regionale alle Politiche abitative, Urbanistica, Ciclo dei Rifiuti e impianti di trattamento, smaltimento e recupero Massimiliano Valeriani, che mi ha espresso la contrarietà della Regione Lazio.
Il presidente della Provincia di Viterbo Pietro Nocchi ha convocato l’11 gennaio, alle ore 11.30, una video conferenza con i sindaci, il sottosegretario Morassut e l’assessore Valeriani, per affrontare un tema molto importante per il territorio.
L’individuazione della aree idonee a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi italiani da parte della Sogin (Società incaricata della gestione del nucleare) era attesa da 5 anni e l’Italia risultava inadempiente.
Nei prossimi 4 mesi andranno presentate le osservazioni e le controdeduzioni per dimostrare che, nella Tuscia, non ci sono le condizioni per ospitare un sito di stoccaggio: da quelle ambientali, con un territorio che ha già dato ospitando sul litorale a poca distanza le centrali elettriche di Montalto di Castro e Civitavecchia (Roma), a quelle paesaggistiche e colturali, con zone di notevole pregio naturalistico o a fortissima vocazione agricola; da quelle infrastrutturali, che non sono rispondenti a un trasporto sicuro di questo tipo di rifiuti, a quelle culturali e artistiche, da sempre un vanto della provincia di Viterbo.
Ci sono quindi tutti gli elementi per far valere le giuste istanze delle comunità locali, che esprimono la loro preoccupazione. Ribadisco la mia contrarietà e seguirò con molta attenzione l’evolversi delle vicenda.
Enrico Panunzi
Consigliere regionale del Partito Democratico