Riceviamo e pubblichiamo
Il Consorzio Pellicano prosegue nella promozione di progetti di valorizzazione nel settore della Green economy a favore dell’Ambiente e dell’innovazione. E’ di questi ultimi giorni la notizia del progetto “Alternanza Scuola-Lavoro” della Sezione di Agraria dell’IISS Vincenzo Cardarelli svolto in collaborazione con il Consorzio Pellicano e incentrato sul compostaggio. Durante le sessioni formative, gli allievi sono indirizzati verso le tematiche del riutilizzo di residui colturali per la produzione di ammendante tramite compostaggio, il percorso in aula, si conclude con una visita al sito di valorizzazione dei rifiuti del Consorzio Pellicano. L’intento è di rendere partecipi i giovani al recupero, al riciclo e alla valorizzazione dei materiali.
Un progetto di rilievo, a cui ha aderito il Consorzio Pellicano è il Progetto Europeo “FArming Tools for external nutrient Inputs and water Management – FATIMA”, un Progetto di Ricerca applicativa di sviluppo, coordinato dalla Universidad de Castilla-La Mancha, Instituto de Desarrollo Regional in collaborazione con ventitré Partner Europei, sia Enti Pubblici/Università, che Privati per l’Italia.
L’obiettivo è sensibilizzare sempre più i cittadini alle buone pratiche e alla Raccolta Differenziata, i dati parlano chiaro, c’è un divario di percentuali e quantità tra il Nord e il Sud. Per far crescere le percentuali del Centro Italia servono impianti di nuova generazione ma sono ancora tanti a disattendere le indicazioni europee in materia di rifiuti urbani.
Nel settore della gestione dei rifiuti, negli ultimi decenni si è sviluppato e consolidato un sistema industriale dedicato al trattamento dei rifiuti organici che ha visto un incremento degli impianti di compostaggio. La raccolta della frazione organica dei rifiuti solidi urbani, sulla spinta dei target europei e nazionali (obiettivo del 65% di raccolta differenziata), è costantemente in crescita. Sostenere la filiera della frazione organica vuol dire promuovere la gestione ecosostenibile dei rifiuti urbani.
L’AD del Consorzio Pellicano Rag. Franco Caucci sottolinea come il Biometano possa rivestire un ruolo fondamentale nelle soluzioni di efficienza e di sostenibilità, a tutela dell’ambiente, fondate sulla sostenibilità e sulla circolarità nell’utilizzo delle risorse, con emissioni di CO2 neutre.
Il Biometano da rifiuti è una filiera di interesse strategico secondo la normativa europea e nazionale e rappresenta un’opportunità di crescita anche per il sistema delle utility locali (servizi pubblici locali di igiene urbana e gestione dei rifiuti, servizi di distribuzione del gas e dell’energia, servizi di gestione del ciclo idrico integrato, trasporto pubblico locale).
Gli scenari sulle potenzialità del Biometano da rifiuti sono molto interessanti, le tecnologie di trattamento in questo settore sono ormai consolidate ed adeguate a standard più elevati.
L’Italia, già all’avanguardia in Europa, si pone l’obiettivo del 10%, al 2020, del consumo di combustibili rinnovabili nel settore dei trasporti. L’impronta ambientale degli autoveicoli, che usano Biometano come combustibile, è analoga a quella delle auto elettriche in cui l’elettricità immagazzinata per la ricarica delle batterie sia stata prodotta da impianti eolici. L’Unione Europea darà sempre maggiore importanza all’impatto positivo della digestione anaerobica dei rifiuti, per il contributo che può dare alla riduzione della CO2 in atmosfera e alla sostituzione di fertilizzanti chimici.