Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota del consigliere della Provincia di Viterbo Alfio Meraviglia a commento della sentenza del 2 Febbraio della Consulta che dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31 nella parte in cui non prevede la Consultazione delle Regioni nel processo di autorizzazione degli impianti nucleari.
Saluto con favore la sentenza storica della Corte Costituzionale che ridà voce ai territori sulla questione delle centrali nucleari. Come sostenuto a più riprese dell’Unione Europea bisogna garantire ai cittadini accesso alle informazioni e partecipazione alle decisioni in materia ambientale.
Questa decisione risulta essenziale per il nostro territorio già fortemente gravato da servitù energetiche. Da oggi si riconosce un fondamentale principio democratico. Il governo dovrà interpellare le Regioni (con pareri non vincolanti ma obbligatori) nella formazione del processo decisionale per l’apertura di una centrale nucleare
I cittadini Laziali avranno quindi il diritto di esprimersi, attraverso i loro rappresentanti, su tali decisioni fortemente impattanti sull’ambiente e sulla salute.
E’ inaccettabile poter pensare che la decisione di costruire una centrale nucleare possa essere assunta per decreto e notificata ai cittadini ex post come un dato di fatto calato dall’alto in nome di presunti equilibri geopolitici o di interessi nazionali
Tale principio tra l’altro corrisponde in pieno al contenuto della Convenzione di Aarhus sulla partecipazione dei cittadini alle decisioni in materia ambientale che é entrata in vigore dal 2007 in tutti i paesi dell’UE ( Regolamento UE 1376/2006). E’ arrivato il momento che l’Italia inizi a dare piena applicazione al testo di tale Convenzione.
Come rappresentante della Provincia a nome di tutti i cittadini vigilerò affinché, su tematiche così importanti, il nostro territorio non subisca ulteriori imposizioni dall’alto. D’altro canto la maggior parte dei membri del Consiglio Provinciale si e’ già espressa contro la costruzione di una nuova centrale sul nostro territorio e continueremo a farlo. Sarò presente in prima linea accanto ai nostri cittadini testimoniando una contrarietà assoluta all’utilizzo di tale sistema di produzione sul sito di Montalto. Il nostro territorio é esausto e non può più essere sacrificato ulteriormente.
Ognuno dei nostri elettori ha diritto a farsi sentire attraverso la nostra voce su decisioni così importanti.