“Siamo tornati in silenzio, senza faccia, perché abbiamo sempre parlato troppo e la musica troppo poco. Siamo tornati senza nome perché pur sembrando una follya, non abbiamo bisogno del curriculum e siamo pronti a riscrivere la nostra storia. Siamo tornati per essere di nuovo una famiglia e al “SEMPRE INSIEME” stavolta… ci crediamo un po’ di più. Ci siete mancati”: con queste parole, affidate a un post sui social, Alessio Bernabei, Francesco Pierozzi, Alessandro Presti e Riccardo Ruiu, quattro dei cinque originari membri dei Dear Jack, commentano il ritorno a una formazione comune, Follya appunto, e il ritorno sette anni dopo al serale di Amici di Maria De Filippi.
Proprio dal talent era iniziato il boom di successo della band, che allora contava anche la presenza di Lorenzo Cantarini, con i Dear Jack arrivati a un passo dalla vittoria finale, ma soprattutto saliti in cima alle classifiche nazionali: un exploit enorme e improvviso, culminato nell’inverno successivo nella partecipazione al Festival di Sanremo.
Poi la decisione, da parte del frontman Alessio Bernabei, di intraprendere la carriera da solista con Warner Music Italia, ma la strada – pur con altre due partecipazioni al Festival – non prende la strada in ascesa che si sperava. I Dear Jack, intanto, vivono momenti altalenanti cercando varie alchimie di formazione, sino allo scoppia della pandemia.
Ora, da fine marzo, l’annuncio di questa parziale reunion, il cambio di nome e un singolo di lancio, “Morto per te”. “Sono tornato a casa”, le parole di Bernabei a commento della prima apparizione pubblica.