di Stefano Tienforti
Quello di dare spazio ai talenti ed ai successi dei tarquiniesi – soprattutto giovani – nei vari ambiti dello sport, della musica, dello spettacolo e via dicendo è un compito che L’extra ha scelto di svolgere sin dall’inizio, quando era ancora un giornale cartaceo. Ma non credevamo certo che – nel tempo – le eccellenze cittadine, più o meno giovani, potessero regalare a noi ed a Tarquinia in generale così tante soddisfazioni.
Da Luca Mencarini ad Anastasia Anastasio, da Patrizio Ratto a Francesca Castignani, senza voler scomodare i Dear Jack e Alessio Bernabei, sono tanti – ben più di quelli citati – i giovani concittadini di cui si è potuto raccontare successi ed affermazioni. E stavolta è il turno di un ragazzo che ha fatto della vela la sua passione, sino a giungere ai più alti livelli in Italia ed in Europa.
Il protagonista della storia è Alessandro Cesarini, anni 16 ed un terzo superiore appena iniziato al liceo scientifico di Tarquinia, che nell’ultima stagione agonistica, conclusasi una manciata di giorni fa, si è dimostrato uno dei migliori talenti nella categoria Hobie Cat, ottenendo assieme alla compagna di equipaggio Diana Rogge il primo posto ai Campionati Italiani disputati a Scarlino, nel golfo di Follonica, ed una seconda piazza ai Campionati Europei a Gargnano, nelle acque del lago di Garda.
E quanto ottenuto in questo splendido crescendo stagionale è frutto del duro lavoro di anni, culminato con l’incontro con Diana e suo padre, Roberto Rogge, che lo segue come tecnico. “La mia storia in mare inizia quando avevo dieci anni – racconta Alessandro – quando i miei mi hanno regalato un corso di vela: da lì è partito tutto, sino a queste soddisfazioni”.
Sei anni di attività, gli ultimi due di agonismo, sino a giungere all’equipaggio attuale, dominatore della stagione. “Diana e io lavoriamo assieme da poco meno di un anno – spiega Alessandro – ma la prossima stagione lei cambierà categoria e dovrò iniziare a lavorare con una nuova partner. Sarà difficile ma stimolante per entrambi: è fondamentale in barca avere intesa ed armonia”.
E la preparazione riparte da subito. “D’inverno – racconta Alessandro – si lavora tra casa e palestra – compreso parecchio studio anche al pc, soprattutto meteorologia – poi i weekend si va in acqua. D’estate, invece, si esce in barca praticamente tutti i giorni”. Il che, evidentemente, incide non poco sulla vita da studente ed adolescente di Alessandro. “Beh, un po’ pesa: ci si sposta spesso tra Roma, Torvaianica, Anzio, poi le regate di gara, i raduni federali: solo quest’anno siamo stati ad Anzio e Cagliari dove, seguiti da un tecnico federale, ci siamo preparati per le gare proprio nelle acque in cui poi avremmo dovuto disputarle”.
Ma anche lo studio, con tutte le difficoltà, è una strada da percorrere per crescere quando si è in mare: “La capacità di capire il vento è certo legata ad esperienza e sensibilità, – spiega Cesarini – ma anche lo studio aiuta parecchio. Non è un caso che molti dei migliori italiani della specialità abbiano fatto studi legati all’ingegneria, che aiutano parecchio in tema di preparazione e scelte. E anche io penso di indirizzarmi in quella direzione”.
Perché la passione e la determinazione non concedono pause: subito all’opera per preparare la stagione, con le regate in programma già a febbraio e marzo. Perché l’obiettivo è a lungo termine, e si chiama campagna olimpica. “Ma per quello servono sponsor – spiega Alessandro – ed è davvero difficile procedere con mezzi propri. Per cui spero che qualche azienda voglia aiutarmi in tal senso, altrimenti qualsiasi impegno io possa mettere in campo, non riuscirei comunque a raggiungere quel sogno”.