Riceviamo e pubblichiamo
«Per il secondo anno consecutivo sarà l’Università Agraria a farsi carico dello smaltimento delle carcasse animali derivanti dalla caccia al cinghiale. Il punto di raccolta sarà collocato nei pressi dell’area ecologica vicino all’ex cartiera (via Vecchia Aurelia)». Lo dichiara il consigliere dell’Università Agraria Francesco Montesi. «L’intervento è necessario per evitare l’interramento e lo smaltimento in loco di pelli e resti di scarto degli animali abbattuti, previsto in alternativa dalle norme. – prosegue – La raccolta sarà effettuata da una ditta specializzata. Il rischio è la presenza nei boschi di animali in cerca delle carcasse, con annessi problemi ambientali e per l’ecosistema. È quindi una misura a difesa anche della sicurezza per le persone che amano vivere la natura. Una vicinanza al mondo venatorio che è anche tutela dell’ambiente e della fauna. I tagli ai fondi avvenuti a livello provinciale hanno fatto sorgere questo problema, che l’Università Agraria si è fatta carico di risolvere».
L’impegno dell’Ente è rivolto anche a tutelare le scelte operate in merito alla raccolta dei funghi. «Gli atti vandalici che hanno colpito la Civita in questi mesi hanno interessato anche la tabellazione posta a difesa della riserva per la raccolta dei funghi.- conclude il consigliere Montesi – Stiamo procedendo all’acquisto e alla ricollocazione delle tabelle rimosse. Abbiamo varato anche un’attività di controllo contro chi va a raccogliere funghi nei giorni di divieto e chi nel cuore della notte munito di luci e lanterne. Il rispetto delle regole è interesse di tutti. Intanto, sono aperte le iscrizioni per un nuovo corso ai fini del rilascio del tesserino abilitante alla raccolta. È possibile dare la propria adesione presso l’URP dell’Università Agraria e al locale circolo cacciatori (via Giuseppe Garibaldi)».