Si chiude con uno scontro mediatico, a colpi di comunicati stampa, la manifestazione contro l’impianto a biogas in località Olivastro a Tarquinia tenutasi sabato mattina, 8 aprile, ai piedi del palazzo comunale della città tirrenica, in piazza Matteotti.
A spiegare il mancato incontro tra sindaco e manifestanti arrivano, a breve giro di posta, due comunicati stampa, l’uno di Mazzola e l’altro di Gian Piero Baldi, Presidente Associazione Bio Ambiente di Tarquinia.
«Ho invitato a salire al palazzo comunale una delegazione, per incontrarla. La mia proposta, purtroppo, non è stata considerata. Ancora in tanti hanno voluto strumentalizzare la questione». Queste le parole del sindaco Mauro Mazzola. «La protesta andava fatta sotto la Regione Lazio e non a Tarquinia, perché l’Amministrazione non ha potere decisionale. – prosegue il primo cittadino – Un’occasione persa per un confronto sereno costruttivo su un argomento di così grande importanza per il territorio. Il Comune ha già detto di no e continuerà a dirlo per tutta la serie di ragioni che ho spiegato nei giorni scorsi. Il mio unico obiettivo, sottolineo con forza, è la tutela del territorio e della salute dei cittadini di Tarquinia. Portando avanti battaglie non d’interesse personale ma di quello generale».
“Le scrivo in rappresentanza degli abitanti, compresi i due bambini di 9 e 10 mesi, e degli agricoltori della località Olivastro. – la replica, quasi immediata, di Baldi – Sabato 8 aprile, se si fosse almeno affacciato un attimo alla sua finestra del palazzo comunale, avrebbe visto con i suoi occhi di primo cittadino che non c’era la politica che invocava il suo nome. Erano infatti presenti a manifestare in modo composto il proprio dissenso verso il progetto dell’industria biogas i suoi concittadini, le assoc. Bio Ambiente, Forum Ambientalista,della Farnesiana,alcuni rappresentanti delle assoc. di Cerveteri e Bracciano, le sigle degli agricoltori CIA e Coldiretti e non in ultimo e sicuramente la più importante dal punto di vista umano, l’associazione dei malati oncologici “Piazza048”.”
“Per tutta la durata della manifestazione – continua Baldi – l’abbiamo ininterrottamente invitata a scendere un piano di scale per interfacciarsi direttamente con i suoi concittadini. Semplici cittadini e non politici, per lo più lavoratori della non troppo generosa ma sempre preziosa terra di Tarquinia, la cui disperazione, nel vedersi costruita “dentro casa” (da confine a pochissime centinaia di metri) una industria biogas, trapelava dai propri volti. E’ vero, Lei invece voleva incontrare un paio di rappresentanti nelle sue stanze di palazzo. Premesso che un Sindaco non dovrebbe temere di scendere e parlare alla sua gente, il suo invito andava fortemente in contrasto alle aspettative di tutti i cittadini presenti in piazza, (sacrificando un sabato alle loro famiglie), che volevano poterla incontrare apertamente per sentirsi da lei rassicurati riguardo alla “minaccia per la loro salute” del biogas. Se fosse sceso ad ascoltare i suoi concittadini, sarebbe stata anche l’occasione per consegnarle a mano la lettera, firmata da molti Tarquiniesi e poco dopo protocollata al comune, dove le si chiede espressamente di prendere una posizione materialmente netta di diniego assoluto a questo malaugurato progetto del biogas a Tarquinia”.
“Infatti, avendo appreso ed apprezzato dai social e dalla stampa, il suo ribadire la contrarietà dell’Amministrazione Comunale alla realizzazione di tale impianto biogas, – conclude il presidente di Bio Ambiente – i cittadini firmatari della su citata lettera, sono a chiederle di concretizzare il suo diniego, reiterandole la richiesta, già effettuata in precedenza con nota del 17.03.14, di avvalersi, in sede di conferenza dei servizi AIA, in qualità di massima Autorità Sanitaria Locale, dei poteri di cui al Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265, esprimendo parere negativo alla realizzazione dell’impianto di compostaggio con sistema anaerobico per produzione energia proposto dal Consorzio Pellicano. In ultimo i cittadini dell’Olivastro le chiedono, avendo già intrapreso la via del ricorso al TAR contro il parere positivo del VIA (Valutazione Impatto Ambientale) Regione Lazio emanato il 14 febbraio u.s. , di supportare ad adiuvandum il loro ricorso al TAR, tramite i propri legali. Allora si che il Sindaco dimostrerebbe di dare prova di una vera presa di posizione a favore della salute dei cittadini di Tarquinia”.