Riceviamo da Giovanni Marchetti, Civici per l’Agraria 2024, e pubblichiamo
Ho deciso di candidarmi a presidente dell’Università agraria con una lista civica perchè credo nelle potenzialità di questo Ente, che giudico come un patrimonio fondamentale per la cura e lo sviluppo di questa città. Servono idee, progetti nuovi e una squadra che sappia concretizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati. Serve anche una solida struttura finanziaria. Rispetto a questo punto, recentemente molto è stato detto, e per chiarezza verso gli elettori di Tarquinia, e in veste di attuale vice presidente facente funzione, vorrei chiarire proprio alcuni aspetti sul bilancio.
Nel 2017 l’ente aveva un debito verso l’erario, fornitori ecc pari a circa 5 milioni di euro. Nel 2023, a distanza di 6 anni, il debito si è dimezzato arrivando a 2,2 milioni di euro. La situazione debitoria attuale è indubbiamente importante, ma il processo di risanamento dell’ente è stato costante e puntiglioso, tanto da ristabilire in parte le perdite dell’agraria.
Questo processo di risanamento è stato ancora più stringente nell’ultimo anno e mezzo durante il quale si è lavorato per una gestione parsimoniosa dell’ente tanto da arrivare ad un utile di esercizio pari a 250mila euro e un’accresciuta credibilità creditizia. Per la prima volta da almeno un decennio si è riusciti ad avere il Durc regolare, che permetterà di accedere ai bandi pubblici. Abbiamo, infine, avviato gli studi per aderire al prossimo Psr regionale per il miglioramento produttivo del centro aziendale e la salvaguardia dei boschi.
Concludo dicendo che l’analisi del bilancio è stata compiuta dal dottore commercialista Alberto Bagarani, un professionista di indubbia onestà e competenza, verso il quale l’agraria si è avvalsa della preziosa collaborazione. Spero che attraverso questi chiarimenti possa concludersi risolutamente questo pertinace ‘balletto’ di numeri andato in scena fino ad oggi, visto che l’ultimo bilancio approvato è stato pubblicato sul sito e chiunque può prenderne visione.