Riceviamo dalla lista Civici per l’Agraria 2024 e pubblichiamo
“Il patrimonio immobiliare dell’Università agraria di Tarquinia è stimato in 50 milioni di euro. Un capitale notevole la cui conservazione e valorizzazione sono entrate a pieno titolo nella nostra agenda programmatica”. A dichiararlo è Giovanni Marchetti, candidato presidente dell’università che, in vista delle elezioni del 21 aprile, espone i punti salienti del suo progetto elettorale con la lista “Civici per l’Agraria 2024”.
“Una delle priorità del nostro programma – ha riferito – sarà quella di procedere alla riqualificazione dell’area campeggio ‘Riva dei Tarquini”. Ogni cittadino sa quanto sia importante e strategico questo sito. Nel 2017 è stato dichiarato il fallimento e col tempo l’incuria e l’abbandono hanno ridotto l’intera area a un posto vuoto, sporco e desolato tanto che, ad oggi, ci sono 550mila euro di materiale da smaltire. In virtù del fatto che durante l’amministrazione Tosoni si era proceduto alla predisposizione del bando con relativo sostegno dell’ente appaltante della provincia di Viterbo, pensiamo che sia finalmente giunto il momento di procedere spediti alla rivalutazione e al rilancio di questo importante sito. Se questa area riparte avremo un polo turistico notevole, un incremento dei soggiorni, e un indiscusso beneficio per i beni limitrofi che ne verrebbero inevitabilmente rivalutati”.
“Un altro aspetto su cui puntiamo molto – continua Marchetti – riguarda il mondo dell’associazionismo. Vogliamo coinvolgere maggiormente tutte le associazioni e creare un canale diretto tra loro e l’amministrazione. Si potrebbe pensare ad una sorta di ‘sportello operativo’ come organo interlocutore che sappia anche dare consistenza e continuità ai progetti sul territorio, magari collegando le varie manifestazioni come, ad esempio, la festa della Merca o il Divino etrusco con un unico filo conduttore per implementare la rete e il marketing territoriale”.
“E’ chiaro – conclude – che in qualità di lista civica non precluderemo nessun dialogo con le amministrazioni locali, ma cercheremo di mettere in campo le nostre capacità imprenditoriali al servizio dell’università agraria, coinvolgendo tutti gli attori sociali nella fruizione del verde cittadino e di tutte le attività collaterali”.