Riceviamo da Roberto Fanucci – Lista Tarquinia TerraNostra e pubblichiamo
Caro Dott. Riglietti ti scrivo, e inizio dicendoti che non potevo immaginare avversario più degno di te in questa competizione elettorale. Per un attimo abbiamo temuto che il tuo partito scegliesse altri nomi di certo meno competitivi.
Ora, facendo appello all’uomo di stile quale sei, vengo al punto e ti chiedo di fare la cosa giusta, ovvero un piccolo passo indietro, rassegnando immediatamente le tue dimissioni da assessore comunale. Non vorremmo infatti che le tue deleghe divengano protagoniste della campagna elettorale, anche e soprattutto, perché tra le due cariche vi è incompatibilità e allora meglio scegliere prima del voto.
Abbiamo appreso che sei il candidato dell’amministrazione comunale al gran completo, e soprattutto del tuo Sindaco Giulivi di cui hai sempre condiviso ogni singola scelta. Sintonia legittima, per carità, ma a questo punto, dal momento che il primo cittadino ha più volte scritto e detto che l’Università Agraria va soppressa o accorpata al Comune, con tanto di tentativo di commissariamento, urge un chiarimento.
Ti chiediamo perciò se la pensi come lui, se ti sei candidato per dismetterla o per amministrarla, perché su questo argomento la tua voce in dissenso con il sindaco non si è mai levata, tantomeno quella del tuo partito.
Continuo con una nota stonata: l’ordine alfabetico inizia in genere con la lettera A, ma non per voi che avete messo in prima fila proprio quelli che hanno disertato il Consiglio dell’Università Agraria e che hanno costretto quello che era il vostro Presidente a dimettersi, lasciando l’Ente senza bilancio e con uno statuto da riscrivere. L’idea che ci siano candidati più candidati di altri non ci piace proprio: per questo noi puntiamo sul concetto di gruppo.
Ovviamente sono pronto ad un confronto pubblico, anche con Giovanni Marchetti che era il vostro vicepresidente, così magari spiegherete anche ai cittadini perché l’Ente non ha più un’amministrazione: queste elezioni sono una vostra responsabilità perché non avete saputo tenere in vita la maggioranza.