Riceviamo da Giovanni Marchetti – Civici per l’Agraria 2024 e pubblichiamo
Leggendo certe dichiarazioni rilasciate sui giornali da chi, come noi, concorre alla presidenza dell’Università agraria, non riusciamo a trattenerci nel fare una grossa e sonora risata. Si parla dei locali ex Giove. Alcuni giorni fa avevamo informato i tarquiniesi che i locali erano rientrati nel possesso dell’Ente. Lo abbiamo fatto senza autocelebrazioni, ma per onesta e corretta informazione verso i nostri cittadini. Insomma, un atto dovuto. Nessuna propaganda, nessuna pretesa, come qualcuno ha pensato bene di scrivere. Questa attività di chiarezza è stata portata avanti durante tutta la nostra campagna elettorale, chiunque avesse avuto da ridire su bilancio, conflitto di interesse e locali ex Giove è stato debitamente informato attraverso comunicati stampa trasparenti e improntati alla correttezza, pubblicati tra l’ altro anche sulla pagina facebook ‘Civici per l’Agraria’. Stupisce scoprire che dinanzi a dichiarazioni chiare, semplici e assolutamente comprensibili come, ad esempio: “Ci sono voluti necessariamente dei tempi ‘tecnici’ per concludere l’iter e rientrare in possesso dei locali”, il signor Fanucci scriva: “Ci voleva la campagna elettorale per recuperare il possesso dei locali. Un rilascio bonario di cui il candidato Marchetti si fa vanto “(?). E ancora: “resta il mistero sul perché questo sia avvenuto solo ora (!), perché l’amministrazione uscente abbia aspettato tanto (sich!), e soprattutto perché abbia consentito un uso non conforme dei locali (ma noi non siamo mica forze dell’ordine tenuti alla vigilanza!). Una cosa su cui non ci siamo espressi è stato l’ammontare del debito che l’associazione deve all’Agraria. Ma il nostro amico candidato sa che non è possibile divulgare informazioni di questo tipo per una questione di riservatezza?.
In risposta a cotanta sete di chiarimenti è appena il caso di ricordare che la restituzione dei locali ex Giove, seguita all’azione legale promossa agli inizi del mese di febbraio e culminata nella riconsegna dei locali, è frutto di incontri e trattative concluse con esito positivo.
Ricordiamo ancora una volta ai disfattisti locali che l’Ente è rientrato nel possesso del bene senza essere onerato da inutili spese e tempi lunghi e che l’escussione del credito, peraltro cristallizzato al momento del rilascio del bene, inizierà a breve e di essa ne daremo conto non appena possibile.
Speriamo che con questa ulteriore, forse inutile, precisazione (bastava leggere bene e attentamente l’articolo) possa essere finalmente soddisfatta la sete di verità e trasparenza che il nostro paladino della giustizia tanto sbandiera. Quel che è certo è che, da parte nostra, questa sarà l’ultima volta in cui ci spenderemo a dare risposte su vicende già chiarite. Non continueremo a confrontarci con chi proprio non vuole intendere.