Riceviamo dal Comitato Maurizio Leoncelli Presidente e pubblichiamo
Mai come ora Tarquinia ha bisogno di una svolta. L’11 dicembre, le elezioni dell’Università Agraria, offrono la possibilità di lanciare un chiaro e forte messaggio di cambiamento per iniziare a lasciarsi alle spalle amministrazioni che in questi anni non hanno mai ascoltato i tarquiniesi, soffocando ogni tentativo di dialettica e confronto e lasciando sul campo problemi vecchi e nuovi.
Amministrare significa sia prendere decisioni sia portare avanti una paziente opera di ascolto e sintesi dei diversi punti di vista che inevitabilmente ci sono. Per questo motivo vogliamo un’Università Agraria veramente di tutti. All’Ente serve una proposta politica seria e credibile, come quella del candidato presidente Maurizio Leoncelli, in cui persone con sensibilità diverse sono state in grado di mettere da parte le differenze e costruire un progetto comune per la volontà di rilanciare definitivamente un’istituzione storica di Tarquinia, che sta attraversando una crisi molto profonda. Crediamo che Maurizio Leoncelli, forte dell’esperienza maturata come amministratore e come consigliere di minoranza che ha portato avanti un’opposizione concreta sui problemi reali, sia la persona ideale per guidare con serietà e professionalità l’Università Agraria.
Ci sono poi temi importanti che vanno affrontati senza perdere ulteriore tempo come è stato colpevolmente fatto. Il campeggio è una ferita da sanare: va riqualificato e riaperto. È indispensabile creare un ufficio di progettazione per partecipare ai bandi regionali ed europei. Va rilanciato il centro aziendale della Roccaccia, una struttura che sia finalmente aperta a scuole e luogo di aggregazione sociale e sportiva.
Il comparto zootecnico non può prescindere dalla valorizzazione della vacca maremmana, dall’ampliamento del settore bovino con l’allevamento di altre razze da carne, dal ripristino dell’allevamento delle lepri e dall’avvio sperimentale dell’allevamento di asine da latte e da un allevamento biologico di galline per la produzione di uova locali. Andrà riattivata la stazione di monta per il cavallo maremmano. Tra gli obiettivi anche la realizzazione di un progetto volto alla tutela dell’ape mellifera. Vanno valorizzate in modo adeguato le aree archeologiche coinvolgendo università e istituzioni.
L’Università Agraria deve porsi come punto di riferimento strategico di una triangolazione virtuosa tra territori, aziende e enti di ricerca per realizzare progetti di produzione agricola sostenibili. L’Ente deve essere più attento alle problematiche sociali, in sinergia con le associazioni di volontariato. Inoltre, vanno aperti canali di collaborazione con le scuole tarquiniesi, con particolare riferimento al Corso di Agraria, Agroindustria e Agroalimentare presente all’IISS “Vincenzo Cardarelli”. Va realizzata una nuova sede unica per l’archivio e la biblioteca, per salvaguardare il patrimonio bibliotecario.
Il lavoro da fare è tanto e c’è bisogno di un deciso cambio di marcia. L’11 dicembre, abbiamo la possibilità di iniziare una grande cambiamento votando Maurizio Leoncelli e una coalizione che senza lacci ideologici, senza condizionamenti e senza supponenza, ha il solo e unico obiettivo di lavorare per l’interesse comune dei tarquiniesi, rilanciano un Ente, l’Università Agraria, fa parte della storia di questa città.