Martedì 7 novembre alle ore 12: è quello il termine ultimo per la presentazione delle liste per le prossime elezioni dell’Università Agraria di Tarquinia, in programma il prossimo 10 dicembre. E sarà quello, forse, il momento in cui si riuscirà a capire con chiarezza contendenti e schieramenti, già che in questi giorni si sta vivendo una fase di trattativa mai, probabilmente, così confusa ed imprevedibile.
Se il centrodestra ha, infatti, annunciato già da giorni la candidatura di Sergio Borzacchi ed il Movimento 5 Stelle ha espresso la propria volontà a non partecipare – facendosi però promotore di un referendum cittadino per l’abolizione dell’Ente -, resta ancora da chiarire su quali posizioni si assesteranno le altre forze politiche in campo, tra candidature saltate, presidenti annunciati ed incontri fiume.
Dopo due giorni in cui si è ipotizzato quasi di tutto, oggi qualche tassello pare finire al proprio posto. Il centrosinistra, saltata l’idea Alessandro Dinelli come punto di incontro tra Partito Democratico e Moderati Riformisti, pare voler proporre identica formula con il nome, da indipendente, di Francesco Sposetti. Le riserve non sono ancora del tutto sciolte, ma la fondatezza della candidatura ha trovato crescente consistenza col passare delle ore. Alla nuova unione tra PD e MoRi non parteciperebbe, stando a quanto si apprende, Renato Bacciardi.
Resta da capire la posizione di Gianni Moscherini e del Cantiere della Nuova Politica, già che sarebbe tramontata l’ipotesi della candidatura di Gianfederico Angelotti: le prossime ore saranno determinanti per comprendere appieno il quadro della situazione, già che la scadenza impone scelte oramai improrogabili.