Riceviamo e pubblichiamo
L’ex Assessore Blasi, escluso di fatto dall’organigramma della nuova Giunta Antonelli, dopo aver ottenuto un buon risultato elettorale, si immedesima nuovamente nella veste di avvocato delle cause perse ergendosi cosi difensore delle critiche mosse dai Consiglieri PDL Catini e Gambetti sullo scambio di deleghe tra gli Assessori Stella e Bonelli. Risultato? Una pessima azione di natura puramente populista. Il suo susseguirsi di inesattezze è uno scivolone che volevamo non prendesse, il suo richiamo alla parola “invidia” è per Blasi una scadente caduta di stile, la sua morale riguardo la “coerenza” è per il defenestrato ex Assessore parola inutilizzabile, considerato l’ormai volta faccia sulla questione carbone. Da una semplice osservazione fatta sul valzer di poltrone dopo appena un anno, l’ira del consigliere Blasi è dimostrazione di mascheramento di problemi ben più seri che si abbattono sul Partito Democratico, con l’ormai nota vicenda delle dimissioni dal direttivo del PD del Presidente Antonelli ed il silenzio incomprensibile del segretario locale Arianna Centini. Le sue uscite allo scoperto sono ormai prassi nota. Ci viene da ricordargli tuttavia alcuni passaggi fondamentali e distruttivi: l’ex assessore nonché consigliere comunale spieghi il suo voto favorevole all’aumento dell’ ICI votata con un aliquota pari al 5 per mille in seno all’Università Agraria ed al 5.5 per mille in seno al Consiglio Comunale, effetto che ha generato un notevole problema all’Università Agraria, costretta ora a pagare circa 20.000 euro in più. Dalle misere righe di risposta, ammiriamo increduli tutto questo elogio verso l’Assessore Stella, pur non avendo minimamente menzionato quanto fatto dallo stesso presso il Centro Aziendale. Avevamo forse ragione noi nel decantare i pochi progetti ultimati, oppure la sua è una semplice ed obbligatoria difesa alla Giunta Esecutiva con il rammarico del lavoro svolto dal suo primo successore? Sull’operato dell’assessore Bonelli ricordiamo che lascia, una situazione degli orti alquanto disastrosa ed un regolamento che avrebbe dovuto riformare entro settembre 2010, ma che ad oggi ancora non esiste. Dove è il nuovo regolamento delle quote terriere, anch’esso tanto decantato? Aumento della corrisposta per le quote terriere con l’inserimento dell’onere di refusione dell’I.C.I. con aumenti che vanno dalle 90 alle 120 euro a quota; quindi tanto è stato fatto, ha ragione l’ex assessore Blasi, e magari tutto questo, può essere di buon auspicio per la nuova delega al centro aziendale. In conclusione, il suo attaccare a tutto tondo la realtà politica del PDL rappresenta scarsità di contenuti cercando di allontanare a tutti i costi l’opinione pubblica dalle precedenti osservazioni da noi fatte. D’altronde questo è il tipico modo di agire politicamente del PD, che di fronte ad un articolo al solo scopo di chiedere delucidazioni tenta di montare una gigantesca e becera polemica. Per fortuna questo non è nostro modo di fare ed intendere la politica, cosi come non lo è nemmeno di tutti quei giovani appartenenti alla nostra cultura.