Riceviamo e pubblichiamo
Il giovane Catini conferma il suo stato confusionale. Se le deleghe non le ha nessuno siamo inerti se le ha il Presidente Antonelli siamo al Presidente tutto fare. Della serie coerenza zero.
Siamo la prima amministrazione in Italia ad essere criticata per avere un assessore in meno, semplicemente ridicolo. Catini viene meno ad una vecchia regola della politica, se non hai nulla da dire puoi anche stare zitto. Si lamenta dei toni e del rispetto che lui stesso non ha. Unica argomentazione il disco rotto dei consiglieri che cambiano schieramento.
Quanto alla legalità dei numeri, gli ricordiamo che mentre lui sciava, si teneva il Consiglio dell’Università Agraria con annessa verifica e la maggioranza toccava quota 12, pallottoliere in mano ne bastavano 11 e vista la sua assenza addirittura 10, non scomodi leggi che dimostra di non conoscere.
Di pessimo gusto c’è la bramosia di apparire sui giornali con posa costante, priva dell’essere e dei contenuti, forse ha ragione chi sostiene che dovremmo semplicemente ignorarlo.
Il PD e la coalizione che amministra l’Università Agraria nel pieno rispetto degli elettori, ha poco da rimproverarsi, ha messo alla porta, senza cadere nei ricatti, chi non ha condiviso programma e progetto politico, con trasparenza e coraggio.
Noi ci preoccupiamo dei problemi veri della gente e dell’Ente, lui si impegna solo per polemiche politiche che non interessano più nemmeno gli addetti ai lavori, questa è la vera differenza.
Nessun provvedimento è stato accantonato per ragioni politiche. Se per lui leggere studiare e aggiornarsi è troppo faticoso, gli spieghiamo con un disegno quello che sta accadendo in Italia e i provvedimenti importanti che possono influenzare le scelte amministrative dell’Ente, dalla riforma della PAC ai decreti emanati dal Governo.
Il confronto serrato con sindacati di categoria, uffici, esperti di settore, collegio dei revisori comporta impegno e tempo, non siamo ad un gran premio di formula 1, in ballo c’è il futuro dell’Università Agraria, a patto che a lui interessi così proiettato come è verso la campagna elettorale in vista delle Comunali.