(s.t.) Anche se manca la conferma ufficiale da parte del diretto interessato – tutt’ora irraggiungibile telefonicamente – stando ad alcune fonti anche interne al Partito Democratico questa mattina attorno alle 8 e 30 il presidente dell’Università Agraria Alberto Blasi ha protocollato le proprie dimissioni, come anticipato da L’extra sabato scorso e come annunciato dallo stesso Blasi sia in direttivo PD che in riunione di maggioranza dell’Ente.
La notizia ha scosso il mondo politico tarquiniese, pronto a provare a capire gli scenari che, ora, si aprono in merito alla vicenda. Innanzitutto, la prassi istituzionale: le dimissioni dovranno passare da un consiglio d’amministrazione che, una volta richiesto da un quinto dei consiglieri – basta, quindi, la quota della minoranza –, ratificherà l’atto; da allora, Alberto Blasi avrà ulteriori venti giorni per poter, nel caso volesse, ritirarle, al termine del quale scatta la comunicazione alla Regione che stabilirà poi la prassi da seguire (eventuali commissariamento e scelta di una data elettorale).
Subito dopo aver protocollato l’atto, Blasi ha incontrato il gruppo PD all’Università Agraria – assieme ad una parte della segreteria del partito). Come riferito dal segretario Rosati, pur non presente all’incontro per motivi di lavoro, “tutto il Partito Democratico di Tarquinia esprime piena solidarietà ad Alberto Blasi e gli manifesta il proprio supporto ed il proprio sostegno in merito alla decisione presa”. Dichiarazione evidentemente interlocutoria, che però lascia chiaramente supporre quanto già si pensava nei giorni scorsi: il nodo che ha portato alle dimissioni va cercato nel rapporto con gli alleati di maggioranza, i Moderati Riformisti.
Resta da capire se in questo lasso di tempo a disposizione le dimissioni di Blasi si riveleranno una scelta irrevocabile determinata dalla ritenuta insanabile impossibilità di governare assieme ai MoRi oppure se è un tentativo di forzare la mano per provare a trovare quell’intesa e quella coesione di coalizione mancate sin dal primo giorno d’amministrazione.
Esulta, nel frattempo, l’opposizione: “Finalmente chiusa la parentesi dell’amministrazione Blasi. – le parole di Manuel Catini – Un atto che sarebbe dovuto arrivare nei mesi precedenti per le mille difficoltà amministrative e politiche che hanno caratterizzato questa coalizione fin dai primi giorni. Quando non si ha una maggioranza coesa è doveroso dire basta per rispetto della Città e ripetute volte lo abbiamo evidenziato”. “È una vittoria nostra – continua Catini – ma soprattutto di quei cittadini che avevano creduto in noi e che da domani saranno ancora più numerosi. Attendiamo per ora l’evolversi della vicenda e delle pratiche amministrative: da parte nostra siamo pronti a chiedere la convocazione del consiglio in tempi brevi. Da allora si hanno 20 giorni per ritirare il tutto, ma sarebbe ancor più grave se questo accadesse”