Riceviamo e pubblichiamo
Il consiglio dello scorso 25 settembre ha sancito definitivamente la terza giunta dell’amministrazione Antonelli in tre anni. Un valzer di poltrone che ha portato disordine, immobilismo e scarsi obbiettivi programmati raggiunti. Antonelli è schiavo delle logiche politiche che appartengono esclusivamente alle forze che compongono la sua maggioranza. Inutile trovare attenuanti che possano in qualche modo sconfessare quanto da tre anni sta accadendo alla sua giunta. Una rincorsa sfrenata alla poltrona che non ha prodotto i risultati tanto decantati in questi anni. Sconfessati i proclami del PD, nessuna maggioranza solida, probabilmente si vuole rispondere alla Città con la spartizione dei posti di potere e non con i fatti. Annullati anche i tentativi della rappresentanza femminile nella nuova giunta, Antonelli che peso ha con i suoi alleati? I bei proclami sulle quote rosa disattesi come il resto. Rifiutiamo questo tipo di gestione.
In merito ai risparmi economici dell’esecutivo giusta la metafora: “La montagna ha partorito il topolino”. Una giunta che poco può vantare in se l’elemento della novità, benché meno proiettata a durare fino alla fine del mandato in scadenza nel maggio 2015. Un’atmosfera tutt’altro che distesa, di fatto surreale, che poco ci fa presagire in una durata fino alla fine del mandato anche per questa terza giunta Antonelli. Un continuo Risiko politico che certamente non fa bene all’Ente e che va ad ostacolare quella progettualità tanto difesa e mai realizzata come sull’agriturismo. Quali sono le scelte che hanno portato il Presidente a nominare Leoncelli come suo vice? A rigor di logica abbiamo difficoltà nel reperire proposte e progetti in grado di motivare tale scelta. Scelte che rimangono incomprensibili e che Antonelli deve perorare essendo sotto scacco dei suoi alleati, tra l’altro con la misteriosa assenza del consigliere Bacciardi. Le giustificazioni in consiglio hanno del disordinato e rappresentano lo stato confusionale in cui vive l’amministrazione da oltre tre anni.
I consiglieri PdL Università Agraria