Riceviamo da Giovanni Marchetti e pubblichiamo
Università agraria, salta l’accordo sulla nomina del presidente del consiglio e la minoranza diserta l’incontro. E’ successo ieri (martedì) pomeriggio in seconda convocazione durante la quale si sarebbe dovuto scegliere e votare il nome del presidente del consiglio di amministrazione dell’Ente.
“Noi della lista Civici per l’Agraria insieme a Tarquinia terranostra – fa notare Giovanni Marchetti – abbiamo deciso di non presentarci al consiglio in quanto non riteniamo corretta l’imposizione del presidente Riglietti di votare un solo e unico candidato, scelto tra i componenti della maggioranza, alla carica di presidente. Non ci sembra una posizione democratica. Infatti, forte degli oltre 3mila voti acquisiti dalla minoranza, avevamo chiesto che la figura del nuovo presidente fosse scelta tra le nostre fila, ma ci è stato risposto che ciò non era possibile”.
“Il presidente – continua – che tanto si attiene al rispetto dello statuto, si dovrebbe ricordare che al momento ricopre il ruolo di presidente e di assessore al comune di Tarquinia e che ha 180 giorni di tempo per rimuovere questa incompatibilità”.
Marchetti esprime disappunto anche sulla mancata accettazione di inserire all’ordine del giorno la programmazione della maggioranza per l’anno in corso: “Ci è stato detto che lo statuto non prevede necessariamente questo passaggio in seconda convocazione, quando da parte nostra ci sembrava legittimo essere informati sulla direzione programmatica dell’Ente”.
“All’indomani del voto dello scorso 21 aprile – conclude il consigliere – avevamo promesso un’opposizione ‘costruttiva’ e questo è quello che vogliamo fare nel rispetto delle regole, anche se al momento la posizione della maggioranza e del presidente Riglietti ci appare un po’ troppo intransigente e poco rispettosa della nostra figura. Proprio in occasione della fiera di Tarquinia lido, infatti, siamo venuti a conoscenza del fatto che l’Ente aveva organizzato una grande manifestazione con i cavalli senza metterci minimamente al corrente dell’iniziativa. Lo abbiamo scoperto come ‘semplici cittadini’ nel momento in cui siamo giunti sul posto”.