Riceviamo e pubblichiamo
Il secondo consiglio dell’Università Agraria evidenzia tutte le difficoltà dell’amministrazione Blasi che avevamo previsto e preannunciato durante la campagna elettorale. Venticinque giorni dopo il voto ci troviamo ancora di fronte alle vecchie logiche politiche di spartizione delle poltrone a discapito di una cittadinanza intera che vorrebbe vedere l’Università Agraria decollare.
Quella scritta ieri sera è una pagina triste della storia dell’Ente e porta la firma del Partito Democratico e dei Moderati Riformisti. Vergognosa l’incapacità di eleggere un Presidente del Consiglio e di individuare una Giunta Esecutiva dopo ben tre votazioni e due consigli fatti. In una fase della seduta ci è sembrato più di partecipare, da spettatori, ad una riunione di maggioranza piuttosto che ad un’assise pubblica. Ora l’Università Agraria vedrà Bacciardi Presidente del Consiglio contro la sua stessa volontà, manifestata ieri sera durante la seduta, senza dimenticare l’incompatibilità con la carica di Vice Sindaco.
Noi abbiamo proseguito con coerenza, scegliendo di votare Roberto Fanucci ed invitando la maggioranza a fare lo stesso e ricevendo un netto rifiuto, a dimostrazione che questa amministrazione non ha alcuna intenzione di voler aprire alcun tipo di dialogo arrivando persino a negarci la parola, impedendo al consigliere Guiducci di esprimere una dichiarazione di voto, in barba a quel processo democratico che tanto sbandierano ma che gli rimane soltanto nel nome del partito.
Il vaso di Pandora si é scoperchiato ed ha fatto uscire allo scoperto la mancanza di unità d’intenti di questa maggioranza, una situazione che potrebbe portare l’Università Agraria in un pericoloso stallo ed un inammissibile immobilismo. Consigliamo a Blasi e alla sua maggioranza di calare il sipario su questo pessimo teatrino e presentare le dimissioni, si capisce fin d’ora che il suo percorso amministrativo sarà influenzato a seconda degli umori politici, risparmi alla cittadinanza ed a se stesso quella che che si preannuncia come un’agonia.
I Consiglieri di Minoranza
Manuel Catini
Alessandro Guiducci
Alberto Tosoni
Roberto Fanucci
Silvio Torresi
Andrea Serafini