Riceviamo e pubblichiamo
I miei 5 anni di opposizione all’Università Agraria e i 3 come Presidente del Consiglio Comunale dei giovani sono stati sicuramente più proficui dei 10 anni come assessore e consigliere comunale di Alberto Blasi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti ma forse la sua assenza quasi continua lo dirotta nel mondo delle favole. Il rinnovamento di cui parlo è ben rappresentato nelle liste che sostengono la mia candidatura: donne, uomini, giovani, rappresentanti del mondo agricolo e dell’intera società civile che hanno raccolto la sfida del cambiamento. Certamente di tutto questo non si può vantare chi offre come alternativa liste incomplete sul numero dei candidati e addirittura alcune presentante in bianco e prive di contrassegno elettorale. Blasi se ne faccia una ragione.
Comprendo le difficoltà di gestione della sua coalizione ma deve sapere come questa è per i suoi colleghi soltanto una conta numerica in vista delle prossime elezioni comunali. Ritengo una caduta di stile screditare la mia coalizione cercando a tutti i costi di difendere l’indifendibile ed andando a fare illazioni sull’eventuale nostra futura giunta, che sarà composta secondo meriti, competenze e consensi elettorali. Sarebbe opportuno piuttosto che Blasi informasse i cittadini sugli atti amministrativi che in questo suo percorso ha proposto anche se la risposta mi risulta essere più che scontata.
Perché Blasi non spiega l’affidamento del casale dei guardiani (agriturismo) a soli 550,00 euro di canone mensile su un investimento di circa 400.000 euro di denaro pubblico? Perché Blasi non spiega dove è finito il concorso per assumere 7 unità all’interno dell’Università Agraria? Perché Blasi non spiega dove è finita la mozione della minoranza sull’istituzione dei consorzi per le strade rurali che lui stesso votò? Perché Blasi non spiega come mai con 5 anni a disposizione non è riuscito a realizzare l’ascensore di Palazzo Vipereschi, fondamentale per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Come mai Blasi non spiega perché la maggioranza di cui fa parte è rimasta silenziosa sulla chiusura dei reparti di ostetricia e ginecologia e sull’autostrada? Come mai Blasi non spiega per quale motivo non ha ancora rassegnato le dimissioni dal consiglio comunale, dato che in quanto candidato Presidente ha la certezza dell’elezione al consiglio dell’Agraria anche in caso di sconfitta? Come mai Blasi non ha mai ascoltato le proposte dell’opposizione sulla riduzione delle indennità come assessore dell’ente? Come mai Blasi non spiega la presenza nelle sue liste di candidati incompatibili? Preferisco concludere con un proverbio: “corpo male usato quello che fa gli viene pensato”.
Manuel Catini
Candidato Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia