di Fabrizio Ercolani
Ad un anno dal rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Università Agraria cominciano la prime grandi manovre. Mentre nel Pd si va ad un confronto che forse verrà risolto dalle primarie, tra Bonelli e Blasi e nel Pdl si cerca un nome che possa, per usare un termine pasquale, portare la croce e questo potrebbe essere quello di Manuel Catini, grandi manovre cominciano anche nei partiti di centro. Al motto togliamo l’agraria dai burocrati e ridiamola agli agricoltori, sembra infatti che tutte le forze stiano convergendo su un nome molto noto del settore primario locale. Un nome che potrebbe sconvolgere i piani dei grandi partiti, in un momento in cui gli elettori sono stanchi dei simboli e delle promesse poi difficilmente mantenibili. Dalle poche notizie che trapelano sembra che questo personaggio abbia già occupato nel tempo posti di rilievo in ambito locale e sia uno dei modelli da seguire nel settore del biologico. La sua esperienza potrebbe rivelarsi molto utile nella gestione dell’Università Agraria.