Riceviamo e pubblichiamo
“Giorni decisivi per fissare la nuova sede dell’Agenzia del farmaco. L’uscita della Gran Bretagna dalla Ue impone il trasferimento della prestigiosa istituzione e Roma potrebbe essere la scelta ideale ma, mentre il presidente regionale Zingaretti si sta battendo per questo, altrettanto non possiamo dire per il neo sindaco di Roma Virginia Raggi”.
Lo sostiene il segretario regionale del Lazio di Italia dei Valori Salvatore Doddi che precisa: “L’importanza del settore, che vede la città di Pomezia in una posizione di primo piano quanto a produzione e presenza di industrie farmaceutiche, imporrebbe una decisione immediata e senza tentennamenti ma il basso profilo dell’amministrazione Capitolina ci lascia sconcertati. Non vogliamo che la nuova amministrazione di Roma Capitale si caratterizzi per essere sul serio quella dei ‘No’ ad oltranza. No alle Olimpiadi, no allo stadio della Roma e ora no a un organismo che ben rispecchierebbe l’importanza del comparto nel Lazio. Si contano 300 imprese con oltre 22 mila addetti, 8 miliardi di export pari al 38% del sistema Italia e vogliamo rinunciare?” Si chiede il segretario Doddi.
“Non possiamo lasciarci sfuggire l’opportunità degli investimenti che tale scelta comporterebbe e non condividiamo la posizione di Beatrice Lorenzin, romanissima ministro della Salute che tifa per Milano. La Capitale ha bisogno di grandi idee non di modeste azioni e mentre Zingaretti e Matteo Orfini sembrano averlo capito, la prima cittadina non si rende conto che la sede dell’Agenzia è sicuramente una priorità per Roma e i suoi residenti”, conclude il segretario.