Riceviamo e pubblichiamo
“Fame/Fama. Affamati di successo” è il cortometraggio che sarà proiettato venerdì 18 giugno 2021 alle ore 18 al Teatro San Leonardo di Viterbo (Via Cavour 9). Il film esplora cosa significa essere affamati di successo oggi grazie ai social network: un mondo basato sulle apparenze, su valori che vanno adeguandosi alle mode del momento proposte dai media.
Il corto, che ha coinvolto dieci ragazzi tra i 12 e i 14 anni di Viterbo e provincia, è stato girato in piena pandemia, usando tutte le necessarie precauzioni, nelle piazze e nei luoghi più suggestivi della città ed è diretto dal regista Francesco Cerra della Compagnia Tetraedro, dalle psicologhe Annalisa Allegrini e Rossana Agnelli, dal terapista occupazionale Michel Marinetti e dall’educatore professionale Federico Nardi della Cooperativa Gli Anni in Tasca a cui è stato affidato il progetto dalla ASL Viterbo.
Il “Progetto Cinema”, voluto dalla UOC Tutela Salute Mentale Riabilitazione Età Evolutiva (TSMREE) della ASL Viterbo diretta dal dottor Marco Marcelli, con responsabile la dottoressa Teresa Sebastiani e case tutor Ilaria Cima, si propone di avviare i ragazzi ponendoli direttamente all’interno del processo creativo, attraverso un percorso teorico-pratico finalizzato alla realizzazione del cortometraggio, valorizzandone le proprie doti personali ed insegnando loro a porsi e relazionarsi al cospetto dell’altro e della società.
Distinguersi nei social è quello che molti ragazzi, e non solo, cercano. Quello che conta per essere amati e apprezzati è avere una certa notorietà, anche se effimera, e non importa quale sia il percorso per raggiungerla: basta che ci sia la fama. E, quando non la si può ottenere con i propri mezzi, la si può comprare compiendo azioni non proprio corrette. A volte il desiderio di fama può farti fare gesti inconsulti o, quando la possiedi, farti sentire un supereroe ma, alla fine, una volta tolta la maschera virtuale, se non si coltiva la vita reale, se non si apprezzano i piccoli gesti quotidiani, ci si ritroverà da soli, in un vuoto famelico.