Riceviamo e pubblichiamo
Ucciso dal Covid19 Padre Pierino Orlandini, carmelitano, da quasi 50 anni missionario in Brasile. I funerali si svolgeranno a Canepina, suo paese natale, martedì 23 novembre, alle 15, nella chiesa collegiata di Santa Maria Assunta. Da questa mattina (22 novembre) sarà aperta una camera ardente della chiesa del Carmine, attigua all’ex convento dei carmelitani, il suo Ordine.
Padre Pierino Orlandini, 77 anni, era tornato in Italia circa un mese e mezzo fa per trascorrere un periodo con i suoi familiari. Come era solito fare, aveva approfittato dell’occasione per fare visita ai suoi confratelli nei conventi in cui era stato da novizio o da giovanissimo frate.
Al momento di rientrare in Brasile si è sottoposto al tampone ed è risultato positivo al Covid19. In pochi giorni le sue condizioni si sono progressivamente aggravate, al punto di richiedere dapprima il ricovero nel reparto Covid di Belcolle, poi il trasferimento in terapia semintensiva e infine in intensiva. Ma non c’è stato nulla da fare: la grave polmonite bilaterale causata dal virus lo ha portato alla morte in pochi giorni.
La scomparsa di padre Pierino Orlandini ha suscitato grande emozione a Canepina, dove tutti lo conoscevano e lo ammiravano per la sua lunghissima attività missionaria in Brasile.
Padre Pierino era molto noto in Brasile, dove svolgeva anche un’intensa attività letteraria. Aveva pubblicato anche libri di poesie dense di spiritualità. Una selezione delle sue poesie è stata recentemente tradotte in italiano con il titolo “Scintille di luce”, tradotte da Eleonora Pizzotti e don Gianni Carparelli, anch’egli per vari lustri missionario in Brasile e poi per alcuni anni parroco di Canepina.
Ha ricoperto vari incarichi di grande rilievo, come quello di superiore della provincia carmelitana del Sud-Est del Brasile. Nel marzo del 2013, il Comune di São Roque, nello stato di San Paolo, ha concesso a padre Pierino Orlandini la cittadinanza onoraria. Un anno fa, padre Pierino aveva celebrato il 50° anniversario di sacerdozio. Resterà sempre nel nostro cuore e in quello di tutti i canepinesi.