Riceviamo dal Codacons Viterbo-Civitavecchia e pubblichiamo
Il Codacons lancia oggi una azione collettiva riservata ai cittadini residenti nella provincia di Viterbo, tesa a far ottenere loro il risarcimenti dei danni da acqua e ambiente inquinato. Al centro dell’iniziativa dell’associazione l’ultimo rapporto Ispra intitolato “Stato delle bonifiche dei siti contaminati in Italia” che evidenzierebbe come sarebbero 98 i procedimenti in corso per la bonifica di siti contaminati nella provincia di Viterbo.
Col termine “sito contaminato – spiega l’Ispra – ci si riferisce a tutte quelle aree nelle quali, in seguito ad attività umane pregresse o in corso, è stata accertata un’alterazione delle caratteristiche qualitative delle matrici ambientali suolo, sottosuolo e acque sotterranee tale da rappresentare un rischio per la salute umana”.
L’associazione ha inoltre presentato un esposto alla Procura di Viterbo in cui si chiede di effettuare controlli mirati ed in particolare verificare eventuali responsabilità e fattispecie penalmente rilevanti, a carico di tutte le P.A. competenti nazionali e locali e di chi gestisce il servizio idrico in quei territori, nonché di soggetti, privati e/o istituzionali, addetti ad attività di controllo e di sicurezza di cui dovesse accertarsi la responsabilità, dal Comune di Viterbo, alla Regione Lazio, alla Provincia di Viterbo, alla ARPA Lazio, al Ministero dell’Ambiente del Territorio e del Mare e Ministero della Salute, all’Istituto Superiore di Sanità, poiché potrebbero configurarsi di diverse fattispecie penalmente rilevanti a danno della salute e dell’ambiente.
In relazione al danno subito dai cittadini della Tuscia a causa dell’inquinamento delle acque e dell’ambiente certificato dall’Ispra, il Codacons lancia una azione risarcitoria contro le P.A. responsabili, alla quale i residenti della provincia di Viterbo potranno aderire recandosi presso lo studio legale VTLEGAL, via Fratelli Rosselli, n. 2 a Viterbo, ogni mercoledì e giovedì dalle ore 15 alle ore 18.