Divieto assoluto di depositare e esporre qualsiasi tipo di rifiuto in sacchi neri o comunque non trasparenti, tali da impedire la verifica del corretto conferimento dei rifiuti: l’ordinanza di qualche giorno fa del sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi fa discutere in città e sui social.
L’azione decisa da Giulivi rientra nelle “misure volte ad introdurre progressivamente il divieto generale di utilizzo e vendita di plastica monouso non biodegradabile e non compostabile, tra cui i sacchi neri o non trasparenti per il deposito dei rifiuti di qualsiasi natura da parte dell’utenza al fine di migliorare, sia qualitativamente che quantitativamente, la raccolta differenziata nel territorio comunale”.
Oltretutto, l’atto considera come “i sacchi in plastica neri, o comunque non trasparenti non rispondano ai dettati della vigente normativa e delle norme tecniche nazionali ed europee, in quanto non biodegradabili né, tanto meno compostabili” e se “utilizzati per il conferimento dei rifiuti costituiscono imballaggi in plastica monouso a perdere, il cui utilizzo risulta assolutamente incoerente con gli obiettivi di tutela dell’ambiente e risparmio delle risorse naturali”, oltre a “impedire la corretta gestione e la conseguente valorizzazione del rifiuto differenziato al loro interno contenuto, poiché, in particolare, impediscono la verifica del corretto conferimento dei rifiuti”.
Sin qui, nulla da obiettare in città. Ma le preoccupazioni si legano sia alle possibili sanzioni (“euro 200,00 per il Conferimento nei contenitori per i rifiuti indifferenziati di rifiuti per le quali è istituita la raccolta differenziata e per il conferimento nei contenitori per i rifiuti indifferenziati in sacchi non conformi a quanto prescritto”), sia all’arrivo improvviso dell’ordinanza.
Nel primo caso, in molti si chiedono come evitare il fenomeno, più frequente del previsto, di chi getta immondizia nei secchioni altrui, esponendoli in questo caso al rischio delle sanzioni. Il secondo riguarda, invece, le attività commerciali, che magari hanno in carico disponibilità di sacchi in plastica neri recentemente ordinati e, dall’oggi al domani, si trovano a vederli vietati.
L’ordinanza impone anche il “divieto assoluto di utilizzo di sacchi e/o sacchetti diversi da quelli biodegradabili compostabili, per il conferimento della frazione organica F.O.R.S.U. (umido)”, il “divieto assoluto di introdurre nel sacco contenente il rifiuto indifferenziato frazioni di rifiuto per le quali è già attivo il circuito di raccolta differenziata” e, infine, il “divieto di introdurre in buste di plastica la carta ed il cartone e i contenitori in vetro, che dovranno essere conferiti sfusi nell’apposito spazio di raccolta”.