Riceviamo e pubblichiamo
Inizieranno dalle prossime settimane quattro progetti finalizzati a Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO), improntati dalla STAS grazie ad una convenzione con l’IISS “Vincenzo Cardarelli”. A seguire gli studenti come tutor interno la Prof.ssa Manuela Paganelli, che nel corso degli ultimi mesi si è confrontata con i responsabili del sodalizio tarquiniese, programmando in maniera irreprensibile il lavoro delle classi dei Licei Classico, Scientifico e delle Scienze applicate.
Tra febbraio e marzo, verranno avviati i progetti di digitalizzazione dei documenti del Centro Studi Cardarelliani, raccolta di carte private e scritti del poeta tarquiniese, e le operazioni di ripulitura sulla statua “Adolescente” all’entrata della Sala Sacchetti di Palazzo dei Priori, realizzata negli anni ’50 del secolo scorso dall’artista umbro Aurelio De Felice in memoria di Cardarelli. Entrambe i progetti si svolgeranno sotto la supervisione del consigliere Mirko Micozzi, restauratore tra i tecnici attivi nel cantiere di Fontana di Trevi e nell’allestimento dell’ala della statuaria classica dei Musei Vaticani. Gli esiti di queste operazioni saranno presentati da tutor e studenti nella prossima edizione del Certame Cardarelliano.
Contestualmente un altro gruppo sarà impegnato nella diffusione multimediale delle collezioni del Museo della Ceramica di Palazzo dei Priori: partendo dai singoli reperti in esposizione, attraverso l’acquisizione di conoscenze sulla storia locale e sulle produzioni ceramiche tra Medioevo e Rinascimento, gli studenti dovranno elaborare schede scritte per la creazione di QR code e MP3 da inserire in audioguide virtuali. A seguirli il socio Stefano Folcarelli, storico esperto in tecniche di digitalizzazione per la valorizzazione dei Beni culturali, curatore della comunicazione social della Fondazione Museo della Shoah di Roma onlus.
In aprile partiranno le operazioni di ripulitura del c.d. “decumano”, la strada che fiancheggia il basamento del santuario etrusco dell’Ara della Regina, portata alla luce dall’archeologo Pietro Romanelli, negli anni ’30 del secolo scorso: già i volontari della STAS con la concertazione della competente Soprintendenza hanno effettuato alcuni saggi per capire il livello di interro e lo stato di conservazione del manto stradale. Gli studenti oltre a collaborare allo scavo, saranno impegnati in operazioni di schedatura e documentazione delle strutture, a seguirli il presidente Alessandra Sileoni che conclude: “Nessuno si auspica di educare intere generazioni di archivisti, restauratori, operatori museali né tanto meno archeologi. Uno dei nostri obiettivi primari è avvicinare i giovani alla cultura, attraverso un’offerta che riesca realmente ad arricchire le loro conoscenze teorico-pratiche, ma anche alimentare una crescente coscienza civica volta al rispetto e, di conseguenza, alla valorizzazione del patrimonio storico artistico locale. Palpare con mano quali sacrifici e competenze vengano messe in campo per la tutela di questi beni, da un lato mira a svilire comportamenti deprecabili e dall’altro significa comprendere l’importanza che interventi conservativi, sebbene minimi, possano rivestire per garantirne una fruizione futura quanto più duratura possibile”.
I progetti si volgono di concerto con la Soprintendenza Archivistica del Lazio e con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, che ne hanno avvallato la fattibilità e, per il progetto al Pianoro della Civita, anche grazie al patrocinio dell’Ente Università Agraria di Tarquinia.
Grande soddisfazione per il riscontro positivo degli studenti dell’Istituto omnicomprensivo diretto dalla Dott.ssa Laura Piroli, che hanno aderito in gran numero alla proposta formativa della STAS.