(s.t.) A Tarquinia arriva a guida Michelin: la celebre pubblicazione francese che rappresenta da decenni uno dei maggiori riferimenti mondiali per la valutazione della qualità dei ristoranti e alberghi, a livello nazionale e internazionale, aggiunge infatti da oggi tra le sue pagine la cucina di Namo Ristobottega, realtà tarquiniese in crescita esponenziale dal punto di vista dell’apprezzamento di pubblico e critica enogastronomica.
Dopo le citazioni ormai consolidate legate a Slow Food e Gambero Rosso, oggi per la chef Tiziana Favi e la sua brigata composta da Hassan Ismail Gafar ed Edoardo Loreti in cucina e da Marcello Benedetti a curare l’accoglienza in sala e la selezione enologica arriva il prestigioso riconoscimento della guida “rossa” più nota al mondo.
“Piccolissimo, semplice locale appena fuori le mura – la descrizione sulla guida – e a poco più di 1 km dalla splendida necropoli di Monterozzi, Patrimonio dell’Umanità Unesco. La chef Tiziana Favi omaggia il territorio viterbese con un fantasioso utilizzo dei suoi ingredienti stagionali (verdure in primis), in piatti leggeri e gustosi. Il dehors apre lo sguardo sino alla costa”.
Un sintetico ma assolutamente efficace racconto dell’offerta di Namo, che rappresenta in poche righe quasi tutti i pregi della Ristobottega, mancando forse solo di raccontare una capacità di empatia e accoglienza che sarebbe difficile, però, riassumere in poco spazio.
Namo è per ora presente sulla app e sul sito web della Guida, che sarà ufficialmente presentata nella sua versione cartacea, edizione italiana, il prossimo 8 novembre in Franciacorta: una notizia che segna un prestigioso punto a favore non solo della bella realtà ristorativa portata avanti da Tiziana, Marcello and Co., ma anche dell’intera comunità tarquiniese, che dalla presenza di eccellenze come questa e altre pluripremiate a livello nazionale e non solo può solo che trarre beneficio.