A Pitigliano la mostra evento “Leonardo in Fortezza”: in esposizione oltre 50 modelli di macchine di Leonardo da Vinci fedelmente riprodotte

Riceviamo dal Comune di Pitigliano e pubblichiamo

Tutto il Genio di Leonardo da Vinci in una mostra irripetibile con oltre 50 modelli di macchine fedelmente riprodotte seguendo i Codici, grazie allo studio e al lavoro degli artigiani fiorentini della famiglia Niccolai.

È la mostra evento Leonardo in Fortezza che sarà inaugurata a Pitigliano, nei locali degli Ex Granai, sabato 15 giugno, alle ore 18 e resterà visitabile fino al 30 settembre. In occasione dell’inaugurazione l’ingresso sarà libero, tutti gli altri giorni a pagamento.

La mostra è curata dal Museo Le Macchine di Leonardo da Vinci di Firenze e organizzata da Genius loci srl con il patrocinio del Comune di Pitigliano.

“Siamo orgogliosi di ospitare un evento di tale portata nel nostro territorio. – afferma il sindaco Giovanni Gentili – La mostra ‘Leonardo in Fortezza’ rappresenta un’occasione unica per ammirare da vicino le straordinarie invenzioni di Leonardo da Vinci, fedelmente riprodotte dalla maestria degli artigiani della famiglia Niccolai. È un privilegio offrire ai nostri cittadini e ai visitatori la possibilità di immergersi nel mondo di uno dei più grandi innovatori della storia.”

“Di grande prestigio la location della mostra: – sottolinea Irene Lauretti assessore alla Cultura di Pitigliano –infatti gli ex Granai sono stati scelti dagli organizzatori proprio perché si tratta di pertinenze di una Fortezza del 1500, lo stesso periodo storico in cui ha operato Leonardo da Vinci. Sarà l’occasione per valorizzare al meglio questi bellissimi spazi espositivi. Le macchine, fedelmente riprodotte, si potranno vedere da vicino e attorno all’evento espositivo saranno organizzati anche dei laboratori e attività didattiche di approfondimento. Alziamo sempre di più l’asticella dell’offerta culturale a Pitigliano, con un evento di grande richiamo, unico nel suo genere per il numero di macchine in esposizione.”

In questa mostra sarà possibile ammirare alcune delle più famose invenzioni del genio fiorentino: l’antenato dell’elicottero uno dei più famosi progetti, l’aliante, il paracadute, il carrello semovente da usare come apparato scenico, considerato l’antenato dell’automobile; il girarrosto a vapore, una macchina da cucina che sfiora la perfezione della cottura; lo studio degli ingranaggi; il dispositivo per respingere le scale nemiche in difesa delle mura; la vite d’Archimede, la dimostrazione dell’impossibilità del moto perpetuo e molto altro ancora.

Leonardo da Vinci nacque ad Anchiano nel Comune di Vinci il 15 aprile 1452. Rimase con la famiglia materna, a Vinci, fino all’età di 17 anni per poi muoversi verso Firenze, dove, nel 1469 il giovane venne introdotto, probabilmente grazie alle conoscenze del padre, ad Andrea del Verrocchio, maestro di una delle botteghe d’arte più prolifiche del tempo, presso la quale si formarono artisti importanti come Sandro Botticelli e Lorenzo di Credi. Come in tutte le botteghe d’artista del tempo, il “tirocinio” del giovane allievo era fondato sulla pratica: dapprima avrebbe dovuto seguire il lavoro del maestro, successivamente cominciare a collaborare con lui, infine avrebbe dovuto staccarsi per avviare la sua attività indipendente. Le botteghe d’artista, specie alla metà del Quattrocento, erano vere e proprie scuole, dove si apprendevano i rudimenti di ogni tecnica conosciuta all’epoca. La commistione tra arte e tecnica era una caratteristica di questo tipo di botteghe rinascimentali: qui si andavano combinando pittura, scultura, ingegneria ed architettura. Per questo motivo Leonardo, autodidatta e mal istruito, compie una crescita notevole presso il Verrocchio.

La storia della famiglia Niccolai nasce molto lontano nel tempo. Intorno al 1960 fu Carlo che decise di trasformare il suo laboratorio di oggetti per gli accessori dell’alta moda italiana in una vera e propria fucina dove la maestria manuale produceva macchine di Leonardo di alto livello di artigianato. Un po’ per passione, un po’ per provare una nuova avventura, Carlo diede inizio ad una vera e propria collezione di macchine, funzionanti, di Leonardo da Vinci. Dopo aver acquistato e letto attentamente alcune pagine dei Codici di Leonardo iniziò a replicare i progetti in scala più larga, addirittura a grandezza naturale, trasformandosi letteralmente in un falegname. Lavorare il legno non è un mestiere semplice, soprattutto se bisogna dare vita attraverso il lavoro manuale a dei progetti di secoli e secoli fa, oltretutto senza che nessuno li abbia mai realizzati. Carlo però non si è dato per vinto e grazie all’intraprendenza del figlio Gabriele si è fatto conoscere nell’ambito accademico. Ovviamente, senza l’apporto di studiosi capaci di leggere, decifrare e riportare alla maestria artigianale gli appunti che Leonardo scriveva di fianco ai modelli nei Codici, Carlo non avrebbe mai affinato i suoi modelli. Tra gli studiosi amiamo ricordare il Prof. Carlo Pedretti. Sarà grazie al suo apprezzato contributo che fu possibile ricostruire l’incredibile robot capace di suonare il tamburo. Dando vita ad una vera e propria collezione, ora affinata dagli apporti accademici di studiosi eminenti, Carlo e Gabriele intrapresero la parallela strada dell’organizzazione di eventi culturali legati al nome di Leonardo. Iniziarono così a farsi conoscere a musei, istituzioni e privati che avessero voglia di possedere, seppur per il tempo necessario all’evento, un pezzo della mente di Leonardo.

Orari di ingresso: l’esposizione è aperta nei giorni feriali con orario 10.30-20.00 e il sabato e i festivi 10.30-22.00. Biglietto adulti 7 euro; ragazzi dai 6 ai 12 anni 5 euro; bambini da 0 a 5 anni gratuito. Biglietto ridotto per gruppi da 10 a 25 persone 5 euro a persona.