Riceviamo e pubblichiamo
Da giovedì 22 a sabato 24 agosto, il Rinascimento è di scena a Pitigliano con la suggestiva rievocazione storica della Festa della Contea. La manifestazione, giunta alla 12° edizione, coniuga divertimento e cultura, ricostruendo l’ambiente e le atmosfere tipiche del tempo, con la riproduzione fedele dei costumi e dei piatti dell’epoca.
Il programma prevede ogni sera alle 17 e 30 alle 23 l’apertura della mensa del conte con le migliori specialità locali e del mercato della contea, che propone banchi tematici dedicati ad artigianato, arte, cultura e antichi mestieri. Dalle ore 18 prenderanno il via gli eventi che rievocheranno il passato. Protagonisti delle giornate rinascimentali saranno i giocolieri, i saltimbanchi, le danzatrici e tutti i personaggi tipici di quel periodo.
Quest’anno la Festa della Contea rientra nel progetto regionale “Le Vie dei Medici, itinerari medicei in Toscana” Cosimo I, di cui ricorre il V Centenario della nascita (1519-2019) e quindi avrà come tema centrale “Cosimo I dei Medici e gli Orsini di Pitigliano”. Per questo giovedì 22 agosto, alle ore 17, alla biblioteca di Pitigliano, nella piazzetta di Palazzo Orsini, si terrà una conferenza pubblica sull’argomento, curata dallo storico Angelo Biondi, nel corso della quale saranno delineati i difficili rapporti di Cosimo con Niccolò IV Orsini, signore della piccola ma strategica Contea di Pitigliano.
Sabato 24 agosto, alle 17 e 30, si terrà lo spettacolare Palio a correre: i 4 rioni storici del paese si affronteranno nel palio dei rioni per aggiudicarsi i favori del Conte Niccolò III Orsini. Durante tutta la manifestazione visite guidate sugli “Itinerari Medicei di Pitigliano” a cominciare dalla maggiore realizzazione dei Granduchi a Pitigliano: l’Acquedotto Mediceo, per passare poi alle altre testimonianze del periodo dei Medici nell’abitato di Pitigliano.
La Festa della Contea è organizzata dalla Polisportiva San Rocco di Pitigliano in collaborazione con il Comune e i tanti volontari del luogo.
“Cosimo è figura fondamentale come fondatore del Granducato di Toscana, – spiega lo storico Angelo Biondi – da lui unificata quando alla fine della guerra di Siena (1552-1559), riuscì ad ottenere lo Stato senese. Niccolò IV Orsini aveva partecipato alla Guerra di Siena come alleato della Francia e aveva occupato nel 1555 la città di Sovana. Quando Cosimo chiese la restituzione della città quale parte dello Stato Senese, Niccolò IV arrogantemente si rifiutò, affermando che in passato Sovana era stata dominio dei suoi antenati. Da qui cominciarono una serie di vicende, che impegnarono non solo Cosimo, ma anche i suoi successori, nel tentativo di impadronirsi della Contea di Pitigliano, fondamentale, con le sue fortezze, per il consolidamento e la difesa del confine meridionale del Granducato. Il tentativo non era facile per le notevoli implicazioni politiche presso la Curia pontificia e le Corti di Francia, Spagna e dell’Impero. Tali vicende implicarono anche la crisi degli Orsini, avviluppati in lotte fratricide: padri contro figli, fratelli contro fratelli fino alla cessione della Contea ai Medici nel 1064, divenuta definitiva nel 1608 con l’investitura imperiale”.