Uno dei festival d’arte in più rapida crescita nel Regno Unito, VAULT Festival, tornerà a Londra dal 28 gennaio, con i biglietti già in vendita per la sua edizione più grande, allestita su otto settimane. Il tutto, a Leake street, strada londinese sotto un tunnel che è diventata un luogo di culto.
Con oltre 500 spettacoli, il programma presenterà oltre 2.700 artisti, con il 64% delle opere a guida femminile, il 33% da artisti LGBTQ+ e il 25% da artisti BAME. Qui il link al sito ufficiale con le info e il programma completo.
VAULT500 afferma di voler sviluppare e alimentare la prossima generazione di artisti, costituendo una piattaforma accessibile per persone di ogni provenienza, con i produttori emergenti che vanno in scena accanto a artisti affermati come Shappi Khorsandi, Mark Watson e Jordan Brookes.
Mat Burtcher e Andy George, direttori e produttori del festival, hanno dichiarato: “Siamo entusiasti delle nuove partnership che abbiamo stretto quest’anno. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di abbattere continuamente le barriere all’inclusione, offrendo agli artisti quante più opportunità possibili, qualunque sia il loro background”.
La Brand Nouveau Riche Initiative VAULT Festival Edition sta lavorando con scrittori e registi di colore emergenti per creare nuove opere che saranno presentati in anteprima al Festival. che ha anche introdotto un nuovissimo programma di Forge Lates il venerdì sera, offrendo uno spazio creativo per le nuove compagnie che vogliono avere un impatto sulla scena dell’intrattenimento a tarda notte.
Quest’anno inoltre viene introdotto The CULTIVATE Bursary, che vedrà delle borse di studio assegnate a due artisti: i destinatari riceveranno £ 1.000 in contanti per il costo della loro produzione e £ 750 di PR e marketing, nonché tutoraggio e un supporto nella promozione.
Una novità per il festival 2020 è Time for Change Space in collaborazione con Restless Development, un’organizzazione benefica che forma e sostiene 8000 giovani leader di tutto il mondo per attuare il cambiamento nelle loro comunità, lavorando per porre fine alla povertà, alla disuguaglianza e combattere l’ingiustizia