Riceviamo e pubblichiamo
“Sarà un grande show di teatro equestre”. A dieci giorni dalla serata inaugurale del 18 luglio, quella della diversità, parla Massimo Emiliano Ortenzi. Il presidente di Maremma Old Style, associazione che cura, ormai da 12 anni, l’organizzazione dell’evento, si racconta.
Presidente, come nasce il Tarquinia Horse Show?
“Il Tarquinia Horse Show nasce dalla mia grande passione per i cavalli, il mondo dell’equitazione, dell’addestramento e degli spettacoli equestri.
Prima di allora, ho partecipato a vari cabaret equestri nel contesto di fiere e manifestazioni di equitazione. Così nel 2008, con l’associazione Maremma Old Style, di cui sono il Presidente, ho ideato e realizzato la prima edizione del Tarquinia Horse Show, riscuotendo un enorme successo; successo che mi ha fatto subito capire che quella sarebbe stata la prima di tante edizioni a seguire”
Qual’è il punto di forza del Tarquinia Horse Show?
“Sicuramente gli artisti che si esibiscono. Abbiamo la fortuna e l’onore di ospitare artisti di fama internazionale, come Bartolo Messina e gli Aragonas, che si esibiscono per il pubblico tarquiniese già dagli albori di questo evento, quando erano soltanto agli inizi della loro carriera e che poi anno dopo anno sono divenuti sempre più famosi e conosciuti nel mondo degli spettacoli equestri. Oltre a loro poi, vi partecipano tantissimi altri talenti del mondo equestre e non solo. Cerchiamo infatti di selezionare con attenzione la professionalità in ogni campo, anche per tutto ciò che fa “da contorno” ai numeri equestri, mi riferisco ad esempio alle coreografie ed alle esibizioni di giocolieri ed artisti di strada”.
Quali sono le novità di questa dodicesima edizione del Tarquinia Horse Show?
“Dallo scorso anno abbiamo cercato di trasformare il classico spettacolo “formato standard” in uno show di teatro equestre, dove accanto alla singola esibizione con i cavalli, giocano un ruolo fondamentale anche i costumi, la musica e le coreografie. Questa dodicesima edizione rappresenterà un viaggio per il mondo e i vari numeri equestri rappresenteranno quelle che sono le peculiarità e tipicità folkloristiche di alcuni dei paesi più belli del mondo. Dietro tutto questo, c’è un’attenta ricerca ed uno studio approfondito su costumi, musica e folklore di ciascun paese. E questo, per dare ai nostri numerosi e fedelissimi spettatori ogni anno qualcosa di nuovo e sempre con un occhio attento a mantenere l’obbiettivo principale dello show, che è quello di assicurare tanto divertimento per tutti, adulti ma soprattutto bambini”.
Presidente, perché una serata inaugurativa dedicata alla diversità?
“La nostra associazione è stata sempre molto sensibile a questa tematica, perché crediamo che nel mondo dei diversamente abili ci siano dei talenti straordinari, che nulla hanno da invidiare ai normodotati, anzi solo da insegnare. Abbiamo avuto la fortuna di conoscere alcune di queste persone e ne abbiamo tratto un grande beneficio per la nostra vita. Io personalmente sono stato per 2 volte campione italiano di monta equestre tradizionale, ma dinanzi a queste persone ho capito di essere davvero piccolo! Ho capito che diversità significa ricchezza, e questo è il motto che da un paio di anni cerchiamo di diffondere attraverso questa serata. Si tratta sì di un evento inaugurale, ma che sposa il grande progetto umanitario di tutti coloro che lottano contro discriminazioni, atti di bullismo ed emarginazioni nei confronti di chi nella vita ha dovuto fare i conti con un incidente invalidante o un difetto genetico.
Giovedì 18 luglio sarà una serata “speciale”, proprio per la presenza di artisti, atleti e testimonial “speciali”. Sono davvero contento di aver iniziato un rapporto di collaborazione con tante associazioni che operano nel sociale ed in particolare con SuperAbile Viterbo. Sono certo che insieme potremmo fare tante belle cose”.
Sarà presente anche il presidente del CIP Comitato Regione Lazio?
“Sì, il Presidente Barone ha accettato volentieri il nostro invito complimentandosi in anticipo con noi per questa iniziativa. La sua presenza è sicuramente per noi motivo di grande orgoglio! Tarquinia è una città meravigliosa e sono certo che risponderà in modo positivo a questo invito alla sensibilizzazione. E’ un’occasione di arricchimento interiore che credo valga la pena sempre cogliere”.