Riceviamo e pubblichiamo
29 maggio alle ore 10.00 presso il Cinema Etrusco (solo per gli studenti della Rete) e il pomeriggio alle 17.30 alla Libreria caffè la Vita Nova (aperto a tutti) Borrometi e Antoci racconteranno la loro esperienza di lotta contro i fenomeni malavitosi. Sono stati invitati dalla Rete “Giovanni Falcone”, due uomini che coraggiosamente, a costo della loro vita, continuano a portare il messaggio della legalità ovunque e continuano la loro lotta contro la mafia.
La Rete “G. Falcone” riunisce 15 Istituti superiori di Civitavecchia e della provincia di Viterbo e si è formata nel 2017, dopo che al Cardarelli era stato affidato il codice d’udienza di Giovanni Falcone. Al meeting del 29 maggio parteciperanno circa 200 studenti delle scuole della Rete,di Civitavecchia e da tutta la provincia con una delegazione. L’incontro inizierà col saluto del preside Nicola Guzzone, il cui istituto,IIS Marconi, è attualmente capo-fila della Rete. Sono stati invitati a fare un breve intervento il Prefetto e il Questore, oltre ovviamente al Commissario Prefettizio di Tarquinia ed altre personalità. “Seguirà la testimonianza di Paolo Borrometi, scrittore e giornalista, autore del libro “Un morto ogni tanto” in cui rievoca la sua precoce consapevolezza dell’esistenza della mafia nella città natale Modica e la decisione di combatterla, – riferisce la prof. Brandi – sfociata nella sua brillante carriera giornalistica. Un giornalismo condotto fino in fondo, a prezzo della vita, tanto da subire una gravissima aggressione nel 2014 (che lo ha lasciato parzialmente menomato ad una spalla), tanto da continuare a ricevere minacce di morte che non sortiscono però l’effetto voluto: Borrometi è un uomo coraggioso e un cittadino che sa di dover compiere il proprio dovere fino in fondo”.
“Giuseppe Antoci, ex presidente del parco delle Nebrodi, ha subito un attentato mafioso, sventato dal vicequestore Daniele Manganaro. La sua storia, scritta insieme a Nuccio Anselmo del Corriere della Sera, nel libro “La mafia dei pascoli”, verrà presentata insieme al libro di Borrometi nel pomeriggio, alla Vita Nova. – continua la prof Brandi – di mafia dei pascoli la Rete si era occupata anche lo scorso anno, quando ospiti della 1° Festa furono le sorelle Napoli, vittime della mafia dei pascoli di Mezzojuso. La mafia siciliana si sta riorganizzando e torna a cercare nel “feudo”, nei terreni della Sicilia interna, le proprie fonti di profitto. Inoltre, è la realtà di Corleone, meta dei nostri campi di lavoro (quest’anno siamo all’ottava edizione, partono 28 volontari dalle scuole della Rete, su più di 50 ragazzi che si erano resi disponibili)”.
Agli ospiti verranno poste domande dagli studenti. L’ultima parte dell’incontro mattutino è dedicata alla presentazione che alcune scolaresche faranno dei video prodotti sui temi della legalità e della cittadinanza attiva. Seguirà il pranzo a buffet, col catering del Capolinea Caffè, all’Alberata Dante Alighieri; parte dei cibi saranno preparati dal prof. Gennaro Ambrosio del Farnese di Montalto con i prodotti messi a disposizione dal Comitato soci “Etruria” di Unicoop Tirreno. Nel pomeriggio, alle 17.30, presso la libreria-caffè “La Vita Nova”, incontro aperto a tutti, con gli ospiti Borrometi e Antoci, e i loro libri. Per il finanziamento di queste attività abbiamo ricevuto un aiuto eccezionale dall’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, col quale la Rete Falcone ha sviluppato un prezioso rapporto di collaborazione. Ma non dimentichiamo il sostegno costante e disinteressato di Gerome B. e del suo Cinema Etrusco.