Riceviamo da Alessandro Giulivi e pubblichiamo
Dopo il boom economico degli anni ’70 l’Italia ha riscoperto la sua grande vocazione turistica. Chilometri di costa, mare stupendo, colline, montagne e, soprattutto, un patrimonio archeologico unico al mondo.
Tarquinia è una città che racchiude tante delle caratteristiche che spingono ogni anno, milioni di turisti, a scegliere l’Italia come meta principale per trascorrere un periodo di vacanza, in tutti i periodi dell’anno, specialmente in estate.
Nel programma amministrativo del candidato sindaco per la Lega, Alessandro Giulivi, sono illustrati i punti principali per trasformare la Città in una nuova e ambita meta turistica a due passi dalla Capitale. “Tarquinia è una città bella e attraente ma necessita di una strategia idonea che tenga conto delle esigenze del territorio e delle persone che vi risiedono, le quali, devono beneficiare del turismo come motore di crescita economica, sociale e occupazionale.
In un tessuto sociale che ha come priorità il lavoro, il turismo può essere una grande opportunità. Indicare le linee guida per lo sviluppo turistico di Tarquinia, quindi, è uno dei nostri principali obiettivi, sfruttando e potenziando le risorse presenti e creando nuovi pacchetti da promuovere nelle più importanti fiere del turismo di tutto il mondo come il Seatrade 2020 di Miami, dove saremo presenti con il Comune di Tarquinia a presentare al mondo le bellezze di questo territorio” – afferma Alessandro Giulivi.
“Il porto di Civitavecchia vede sbarcare ogni anno milioni di crocieristi, diretti esclusivamente verso Roma; dobbiamo intercettare questa rotta e far si che scelgano di visitare la nostra città. Il comune di Tarquinia, in qualità di leadership della Tuscia, deve iniziare ad investire in questo settore e presentare progetti mirati al coinvolgimento di più comuni, enti, consorzi ed associazioni, per poter sviluppare nuove opportunità a beneficio di un territorio ed un’area geografica oggi economicamente depressa.
L’archeologia, la natura, la storia, sono peculiarità che dobbiamo imparare a sfruttare anche attraverso la proposta di nuovi itinerari, sia nel centro storico che naturalistici. Per questo abbiamo voluto inserire nel programma il ripristino dell’asse ferroviario Civitavecchia-Capranica-Orte che, attraversando la valle del Mignone (una delle zone più interessanti dal punto di vista naturalistico e archeologico di tutta la regione Lazio), sempre nel rispetto di uno sviluppo locale territoriale sostenibile e accessibile, potrebbe rilanciare la competitività del territorio e valorizzare le infrastrutture di trasporto come elemento di offerta turistica.
Abbiamo inoltre pensato a incrementare i servizi che ruotano intorno a quelle che sono già mete consolidata per i turisti che ogni anno visitano Tarquinia, come il Museo e le Necropoli etrusche che nel 2004 vennero inserite, dopo molta fatica e molto lavoro, nell’elenco dei siti Unesco (Patrimonio mondiale dell’Umanità).
La Necropoli Monterozzi è un’area archeologica priva di servizi indispensabili alla fruizione del sito e quindi non adeguati agli standard richiesti dall’Unesco. Tra i nostri progetti principali vi è dunque la realizzazione di un centro culturale polifunzionale, mediante la ristrutturazione e la nuova destinazione d’uso, dei locali e del terreno attualmente utilizzati per un attività di rivendita di materiali edili. Riteniamo indispensabile adottare una soluzione che coniughi la valorizzazione del complesso alla carenza di servizi per la zona quali: parcheggi, ristorazione, sala multimediale, camere per soggiorno ospiti, ecc.
Il progetto di trasformazione è stato studiato nell’ottica di quanto previsto dalla nuova Legge Regionale per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio.”
“Altri aspetti che reputo fondamentali per lo sviluppo turistico di Tarquinia – continua Alessandro Giulivi – sono sicuramente quello di avere un mare pulito cominciando con la riqualificazione del fiume Marta.
Migliorare, potenziare e diversificare l’accoglienza. Pianificare la promozione e pensare all’agricoltura come settore complice di questo processo economico.
Saper accogliere, significa far ricadere sugli abitanti di Tarquinia, quei benefici che il turismo si porta dietro. Per questo non introdurremo la tassa di soggiorno ma, come detto in altre occasioni, troveremo il modo di regalare noi un bonus al turista che sceglie di spendere i propri soldi nella nostra città. Vedo, nel sistema ospitale integrato, un’opportunità; inserendo magari anche nuove tipologie di strutture ricettive come l’albergo diffuso, le vecchie locande, le case rurali. Sono convinto che, mantenendo e divulgando le nostre tradizioni, possiamo migliorare e rendere competitivo il sistema dell’accoglienza e far diventare la nostra città una meta turistica veramente attrattiva.
Una volta completato tutto ciò, sarà necessario utilizzare tutti i canali di comunicazione possibili; non si può infatti parlare di sviluppo turistico senza attuare una strategia di promozione, volta a raggiungere quante più persone e utenti possibili. Il Turismo, quindi, inteso come motore di crescita economica, sociale e occupazionale questa la sfida che io e la mia squadra accogliamo con grande entusiasmo.” conclude Giulivi.