Riceviamo e pubblichiamo
Il 9 maggio 1978, in via Caetani a Roma, veniva ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro. Una data che è entrata prepotentemente nelle vite di quanti c’erano allora e destinata a diventare un vero e proprio spartiacque nella storia dell’Italia repubblicana.
In quel tragico epilogo non si chiudeva soltanto la vita di uno dei più straordinari e intelligenti protagonisti della vita politica, culturale, ecclesiale e civile del Paese, non si concludeva soltanto la drammatica vicenda dei cinquantacinque giorni dal rapimento e dall’uccisione della sua scorta. Veniva inferta una ferita sanguinosa allo stesso tessuto democratico dell’Italia.
Proprio in quelle stesse ore veniva ucciso Peppino Impastato. Con la legge 56/2007 la Repubblica riconosce e celebra il 9 maggio come giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale, e delle stragi di tale matrice.
In questa ricorrenza anche Tarquinia ricorderà la figura di Aldo Moro, a quarantuno anni dal barbaro assassinio, e tutte le vittime del terrorismo. Giovedì 9 maggio alle ore 18, nel Santuario di Valverde, sarà celebrata dal Rettore e Vicario Generale della Diocesi di Civitavecchia-Tarquinia, mons. Rinaldo Copponi, una messa in memoria dello statista ucciso dalle brigate rosse.
Al termine della cerimonia Tiziano Torresi, dottore di ricerca in storia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre e collaboratore dell’Edizione Nazionale delle Opere di Aldo Moro, commemorerà la sua figura tenendo una lezione su “Aldo Moro e la conquista della democrazia”. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.