(s.t.) Sandro Giulivi si presenta davanti alla stampa per presentare le tre liste che lo sostengono nella corsa a sindaco di Tarquinia e ai giornalisti toglie lo sfizio della domanda più probabile, quella che era nell’aria.
“Le liste sono tre – esordisce infatti giocando d’anticipo – come lo erano state a lungo tempo. Poi si era aggiunto il Progetto Tarquinia con Renato Bacciardi, ma le sirene di Ulisse hanno portato persone verso altri lidi: un naufragio sugli scogli per chi è stato attratto dalle poltrone e non dai programmi”.
Insomma, le convergenze di cui si parlava sembrano del tutto saltate. “Credo che Bacciardi sia fuori da questa competizione, salvo sorprese dell’ultima ora – incalza infatti sul tema – ma da lui c’è d’aspettarsi di tutto: potrebbe essere in qualsiasi luogo, in qualsiasi posto e con qualsiasi partito. Il che significa che non sta bene qui, perchè la gente che è attratta dalle poltrone non può far parte della mia amministrazione”.
“Qui c’è solo chi crede ai programmi ed ai progetti. – continua Giulivi – Non abbiamo parlato di poltrone, nè sappiamo chi sarà il vice sindaco, il presidente del consiglio o della Multiservizi. Vedo altre liste in cui ci sono già quattro assessori all’urbanistica o tre vice sindaco. E sono contento che non ci siamo persone di questo tipo, che si siano allontanate: alcune sono stato io a non volerle”.
Poi presenta, uno per uno, i nomi delle liste – sottolineando le età medie, che vanno dai 41 ai 43 anni – prima di ripartire all’attacco. “Tra questi nomi non ci sono i cosiddetti portatori di voti, ma solo gente che crede in questo progetto: se i cittadini capiranno questa cosa, ci sarà un cambiamento epocale per Tarquinia. Se ci credono, eliminano gran parte di chi ha portato Tarquinia a questo punto. Non sono mai stato un politico e non faccio un discorso da politico: se lo fossi stato, avrei fatto una lista con le persone che non ho voluto. In consiglio comunale voglio persone che, quando alzano la mano, pensano al bene del paese, e non ai loro interessi”.
Prima di parlare di programma, le domande dei giornalisti lo portano sulla possibile giunta che, conferma Giulivi, “sarà fatta di tecnici esterni: non è che chi prende 400 o 500 voti può diventare assessore all’urbanistica, per esempio. Lì deve esserci un tecnico, e questo vale anche per altri assessorati. Per cui, la prima cosa che farò assieme alla mia squadra sarà scegliere i tecnici, che potranno essere cambiate se non seguono il programma”. Tecnici dei cui nomi, però, ancora non si è parlato. “Oggi la priorità è il consiglio comunale – spiega – scegliere persone per bene, che si sono esposte con il proprio nome e il proprio tempo per questo progetto. Perchè è il consiglio che amministra, non gli assessori”.
Quindi spazio al programma – “che non è un copia incolla e che valuta i problemi reali di questo paese: altro che aeroporto Italia-Cina: quello non si potrà mai realizzare” – ed alcune proposte legate ai primi sei mesi di amministrazione, dall’avvio di una struttura di controllo e monitoraggio per i fiumi e per il mare alla creazione di un marchio di qualità per i prodotti agricoli, dalla mobilità elettrica ad un riassetto della viabilità e dei parcheggi. Ed ancora l’inserimento della processione del Cristo risorto nel patrimonio Unesco o la creazione di un parco urbano a Campo Cialdi.
Due punti, in particolare, vengono toccati: “Lo sblocco del Pai, correggendo l’errore fatto nel calcolo della portata e dell’esondazione del fiume Marta e realizzando un bacino di espansione, già seguito da Università Agraria e Consorzio di Bonifica. E la realizzazione di una rete idrica e fognaria per San Giorgio, per poi sedersi affianco ai consorzi per costruire un progetto urbanistico credibile per far sì che tutte le brave persone che sono lì possano finalmente avere la propria casa al mare”.
Ultime due battute sul turismo – “sì, altro che tassa di soggiorno: studieremo un bonus per chi viene da spendere in città” – e su Maurizio Conversini: “Di lui posso solo parlare bene: Se abbiamo l’acqua, a Tarquinia, è grazie al suo lavoro sull’acquedotto. E’ stato un ottimo sindaco, è una brava persona, è stato anche il mio professore: sarà un ottimo candidato sindaco e gli faccio l’in bocca al lupo”.