di Fabrizio Ercolani
Con quale criterio sono stati gestiti i contributi per le associazioni e le organizzazioni operanti nell’ambito del volontariato sociale, a sostegno delle persone in difficoltà sociale, economiche e sanitarie? A chiederselo è il mondo dell’associazionismo locale in subbuglio dopo la pubblicazione della delibera per la concessione annuale dei contributi. Cifre diverse per associazioni che svolgono lo stesso servizio, con importi in alcuni casi anche quintuplicati. La volontà di tali disparità, con cifre che a primo impatto sembrerebbero per lo meno discutibili, sembra essere del tutto politica anche perché, come si evince in calce alla delibera, la giunta si è espressa su una proposta del Sindaco e dell’Assessore ai servizi sociali Enrico Leoni. Nel dettaglio a sostegno delle spese per acquisto di beni alimentari e di prima necessità e di iniziative volte all’assistenza alle persone bisognose, l’associazione Semi di Pace percepisce 10mila euro, la Caritas Parrocchia Duomo 4mila euro e l’Avad che fornisce vitto e alloggio ai bisognosi soltanto 2mila euro. Per il sostegno delle spese correlate alle attività poste in essere dall’associazione, senza alcuna specifica e senza fornire nessun altro dettaglio, ben 5.200 euro all’associazione Aquilone, 4 mila euro all’Associazione familiari e sostenitori sofferenti psichici della Tusciamentre 2mila euro cadauno all’Adamo, alla Comunità Mondo Nuovo e all’Andos mentre soltanto mille euro all’Associazione amici del trapianto del fegato e all’Avis. Il tutto per un ammontare di oltre 33mila euro. Ora le associazioni attendono le spiegazioni dell’assessore Enrico Leoni.