Riceviamo e pubblichiamo
Tarquinia, mercoledì 10 aprile è stato effettuato un sopralluogo nell’area militare dell’”ex-centro chimico” dal candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Andrea Andreani e dal deputato Luca Frusone, della commissione Difesa. Accompagnati dal Colonnello Pasquali del Centro tecnico logistico interforze NBC di Civitavecchia, ed alcuni uomini dell’arma dei carabinieri, sono stati ispezionati l’interno dei capannoni e tutta l’area circostante.
“Abbiamo chiesto quali fossero stati in passato gli usi dell’area, e il colonnello ha sottolineato che l’area era un deposito di materiale militare che fungeva da hub tra i vari centri di produzione e le caserme distribuite sul territorio” racconta Andreani. “Abbiamo poi chiesto come mai nelle delibere comunali il sito venga nominato “ex-centro chimico”, come se l’area avesse un utilizzo di stoccaggio e produzione di materiale chimico-bellico. Il colonnello ha ribadito che all’interno dell’area non sia stato presente nulla di quanto sopra citato e che in nessun registro venga riportata questa denominazione; anche la disposizione e l’ubicazione dei fabbricati sottolinea come il sito in passato non abbia avuto altri utilizzi se non quello di magazzino.”
Andreani e Frusone hanno chiesto anche informazioni circa lo stato delle opere da bonificare e il colonnello ha sottolineato, come da documenti presenti, che le uniche opere necessarie di bonifica siano le coperture in eternit dei manufatti, circa 3000 mq2 di superfice che necessitano di adeguato trattamento e smaltimento. L’ispezione si è conclusa visitando l’interno dell’edificio che ospitava gli uffici e la residenza del personale. Tutte le opere murarie del sito si presentano in ottimo stato.
Conclude Andreani: “Possiamo definire il sopralluogo molto proficuo, anche per fare chiarezza una volta per tutte circa lo stato di un’area che, con i suoi 4 ettari e in una posizione logistica strategica, si potrà prestare a molti usi, supportando il rilancio dell’economia locale. Il programma del M5S prevede di destinare l’area ad un uso polifunzionale all’insegna della sostenibilità ambientale, con particolare attenzione al comparto agricolo e alle attività artigianali. Tutto questo sarà possibile solo dopo un’idonea bonifica effettuata del Ministero della Difesa, il cui protocollo prevede anche esami del terreno, con cui abbiamo un canale aperto che intendiamo sfruttare, forti del fatto che siamo al Governo del Paese”.