Riceviamo e pubblichiamo
Si è svolto lo scorso 30 marzo l’incontro dei Gruppi Archeologici d’Italia della Regione Lazio a Tuscania presso la sala conferenze ex Chiesa di S. Croce, organizzato dal Gruppo Archeologico Città di Tuscania. All’iniziativa è stato concesso dal Comune di Tuscania il patrocinio istituzionale a riprova della rilevanza dell’incontro e della vicinanza dell’Amministrazione Comunale al tema della tutela e della valorizzazione del patrimonio archeologico, storico e monumentale. L’apertura dei lavori, segnata dal saluto del Sindaco Fabio Bartolacci e dell’Assessore alla Cultura Stefania Nicolosi, ha visto delinearsi i temi trattati dai delegati dei gruppi territoriali, tra cui spicca la problematica creata dall’emanazione della nuova circolare della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio inerente la concessione di ricerche archeologiche.
Hanno partecipato al tavolo di lavoro il Gruppo Archeologico Città di Tuscania, il Gruppo Archeologico Romano, il Gruppo Archeologico Piansano, il Gruppo Archeologico Velzna di Bolsena, il Gruppo Archeologico Latino – Latium Vetus, il Gruppo Archeologico Veliterno, oltre alla presenza determinante della Direzione Nazionale dei Gruppi Archeologici d’Italia e del Direttore Nazionale, Gianfranco Gazzetti, che ha ribadito la posizione dell’associazione in merito al tema centrale del dibattito e ha delineato le ripercussioni sul lavoro dei volontari e sull’intero mondo dell’archeologia italiana.
“È stato un momento significativo – afferma il Direttore del G.A. Città di Tuscania Alessandro Tizi – nel quale sono state trattate molte tematiche e nel quale è stata assunta una linea condivisa con la Direzione Nazionale in merito dell’opposizione alla circolare n. 4 del 18 gennaio 2019. Ne abbiamo richiesto il ritiro completo ed immediato e ci appelliamo al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali perché indichi una via nuova nel settore, riconoscendo pienamente il ruolo decennale dei volontari e delle associazioni di volontariato nel settore dei beni culturali ed, in special modo, dell’archeologia. Non possiamo accettare che un atto così palesemente illegittimo e contrario ai principi costituzionali rischi di sconvolgere in modo permanente un settore così delicato come questo, segnato da una grave carenza di personale operante nell’ambito della pubblica amministrazione e di risorse economiche. La nostra posizione è chiara e lo ribadiamo con forza”.
A margine dell’incontro i delegati dei Gruppi Archeologici presenti hanno ratificato la nomina della dott.ssa Caterina Pisu come Direttrice Regionale del Lazio, che sarà affiancata sul territorio da coordinatori provinciali.