Riceviamo e pubblichiamo
Facendo seguito al nostro precedente Comunicato sulla qualità e sulle modalità di presentazione delle varie candidature a Sindaco, in assenza di tematiche e proposte amministrative adeguate, non possiamo non esprimere stupore e preoccupazione per quanto sta accadendo, stando almeno alle notizie diffuse dalla stampa locale, in relazione alle presunte manovre di “ricollocamento” e posizionamento di soggetti politici vecchi e nuovi o diversamente noti.
Concentriamo, però, la nostra attenzione su Tarquinia, la nostra città, sulle persone e le esigenze della comunità, non dimenticando i problemi e le numerose criticità, a cui si debbono dare attenzioni e risposte urgenti.
Tutti coloro che, realmente, hanno a cuore le sorti future della nostra città non possono non pensare che ci sia bisogno di una collettiva apertura mentale che sia in grado di accantonare ciò che rappresenta un passato sin troppo noto e persino usurato.
Il riproporsi di schemi fatti di rivalse, vendette o ambizioni personali non potrà che nuocere alla già provata cittadinanza.
Per questo sentiamo la necessità di precisare che il nostro primo obbiettivo, in vista della tornata elettorale per le elezioni amministrative, è quello di aggregare quante più esperienze positive possibili per configurare una proposta solida, seria ed auspicabilmente vincente.
Un taglio netto con il passato, recuperando da questo solo le esperienze e non la presunzione.
Per tali finalità chiediamo quindi, a chi vuole partecipare alla costruzione di un nuovo soggetto politico insieme a “Civicamente” e ad altre rappresentanze della Società civile (Idea Sviluppo e altri) non “un passo indietro” ma “un passo in avanti” in senso progettuale per consentire la massima aggregazione utile e propositiva possibile.
Con questa finalità immaginiamo una candidatura a Sindaco che possa costituire una figura di garanzia per un contributo efficace alla formazione di una buona amministrazione; una figura “terza”, svincolata dalla “partitocrazia” e in grado di aggregare e, appunto, garantire sia i soggetti chiamati a competere che i diritti e le aspettative dei cittadini. C’è una concreta esigenza di resistere.
Gruppo Civicamente