Riceviamo e pubblichiamo
“Un’emozione straordinaria”. Sono le parole che il presidente dell’Ail Viterbo Patrizia Badini usa per descrivere l’udienza del 2 marzo con Papa Francesco, per i 50 anni dell’Associazione italiana contro le leucemie e i linfomi. Tra le 6mila persone che hanno partecipato all’incontro nell’aula Paolo VI, in Vaticano, anche 48 volontari della delegazione del capoluogo della Tuscia.
“Non dimenticheremo mai questo giorno – prosegue la presidente Badini –. Papa Francesco ci ha dato una grande iniezione di positività, per proseguire sulla strada della ricerca scientifica, della cura dei pazienti e del sostegno alle loro famiglie”. “Abbiamo trascorso una bellissima giornata – affermano alcuni volontari -, vivendo emozioni forti. L’energia dell’Ail ha colpito anche Papa Francesco. Ripartiamo con ancora più consapevolezza che, quello che facciamo, è veramente importante”.
Il Pontefice ha elogiato l’impegno dell’Ail, rivolgendo un pensiero speciale ai malati e assicurando che nel loro percorso non sono soli, e ha ringraziato le persone dell’associazione, perché sono un esempio da seguire. L’udienza generale nell’aula Paolo VI ha aperto le celebrazioni per il mezzo di secolo di vita dell’Ail, diventata un punto di riferimento per la lotta alle leucemie e ai linfomi.
“Celebrazioni che vivranno del ricordo del professor. Franco Mandelli – sottolinea la presidente Badini -. Un uomo, un medico che ha dedicato la sua vita alle malattie del sangue e alla solidarietà, dando forma a un sogno chiamato Ail, portato avanti con grande energia dal nuovo presidente, il professor Sergio Amadori”.