Riceviamo e pubblichiamo
Stravolgere la realtà a proprio uso e consumo, un atteggiamento figlio della peggior forma di miopia. Quello che sta accadendo all’ Università Agraria si vuole mistificare ad ogni costo parlando di sciacallaggio politico da parte delle opposizioni, dai fidi scudieri del Presidente Antonelli solo un falso perbenismo e tanta incoerenza. L’ente è coinvolto direttamente nella questione grazie all’arroganza del Partito Democratico; ha ragione l’assessore Boni, la vergogna del suo partito non cambia mai. Assurdo rispondere in maniera cosi poco elegante al capo gruppo De Alessandris, assurdo pensare che un’opposizione non intervenga su questioni politiche come questa, dove dalla maggioranza sono usciti ben due consiglieri e dimesso un assessore. C’è nelle dichiarazioni dei vari esponenti la sola voglia di nascondersi dietro un dito, un comportamento che dimostra scarsità di contenuti e bassezza politica. In consiglio il presidente Antonelli dichiarava che avrebbe fatto un passo indietro nonostante i numeri gli avrebbero consentito di proseguire il cammino amministrativo affermando che non voleva essere vittima di atteggiamenti e giochi politici creati ad arte, oggi invece dimentica quelle belle parole rivendicando i pochi numeri utili a raggiungere la legalità dell’assise sostenuto da consiglieri duramente criticati prima ed acquistati con compravendite indecorose poi. Un attaccamento alle poltrone che riprende i vecchi schemi della politica, la sola visibilità personale che si antepone all’interesse collettivo, un esempio di amministrazione da non prendere, gli organigrammi stabiliti antecedenti alle elezioni che si stanno lentamente sfaldando, una Città che sta assistendo a indecenti episodi.
Manuel Catini
Alessio Gambetti
Università Agraria Tarquinia