(s.t.) Partirà da Milano il prossimo lunedì 4 marzo – per concludersi a Roma il 31 dello stesso mese – il tour Notti Brave a Teatro del rapper romano Carl Brave: tournée che stasera, 28 febbraio, vive la sua data zero a Foligno e che vedrà sui palchi di mezza Italia anche il trombettista tarquiniese Gabriele Tamiri.
“Sono emozionato, è chiaro, ma tranquillo: – ci dice Gabriele da Foligno, proprio alla vigilia del debutto – è da dicembre che proviamo e siamo un bel gruppo. Dieci elementi, dieci persone d’oro: a partire da Carlo, ragazzo e artista umile come pochi. Per cui salire sul palco con loro è puro divertimento: e questa è la chiave principale per suonare bene”.
Tredici città italiane – quattordici con la tappa “di prova” a Foligno – per un totale di quindici date (a Trento e Roma è stato aggiunto un bis, e nella Capitale l’Auditorium è andato sold out in un lampo), tutti in grandi teatri già strapieni. “Sì, per me è la prima esperienza così grossa. – ci dice Gabriele – A teatro ho suonato solo due volte: la prima da piccolo, a un concorso con la Banda (proprio con il sodalizio musicale di Tarquinia, la Giacomo Setaccioli, Gabriele ha iniziato il suo percorso nella musica), poi qualche anno fa, al Liceo, quando mi sono esibito al Teatro Lea Padovani di Montalto in uno spettacolo su De Andrè con tanti altri ragazzi di Tarquinia, compresi quelli che sarebbero diventati i futuri Rebus. Certo, ora è tutta un’altra ansia e tutt’una altra emozione”.
“La cosa bella di quest’esperienza – continua – è che tocchi con mano quanta preparazione c’è dietro: è una settimana che siamo in teatro, qui a Foligno, a provare e lavorare sulla scenografia: che fra l’altro è curata da Giancarlo Sforza, scenografo di Jovanotti che da oltre vent’anni lavora con lui e gli “disegna” i palchi per i concerti”.
Stasera, insomma, parte una nuova parentesi della carriera musicale di Gabriele, che con Carl Brave – al secolo Carlo Luigi Coraggio, trentenne rapper in forte ascesa nella scena musicale italiana – collabora già da qualche anno.
“Tutto è iniziato durante una lezione di pianoforte al Conservatorio. – ricorda Gabriele – Il maestro mi chiese come stavano andando gli studi di tromba e la ragazza che doveva far lezione dopo, Olivia, che poi scoprii essere la vicina di casa di Carlo, sentì e mi disse che un suo amico cercava un trombettista che potesse aiutarlo a registrare qualche traccia per alcune canzoni”.
“A quel tempo, circa tre anni fa, Carlo non era ancora conosciutissimo: ci siamo incontrati – continua – e abbiamo registrato alcune cose. Il primo pezzo a cui ho lavorato è stato “Noccioline”, che infatti è uno dei miei preferiti, assieme a “Alla tua”: a sentirli adesso, tanta roba!”.