Riceviamo e pubblichiamo
Qualche giorno fa sono stato raggiunto da un avviso di garanzia che riguarda la gestione di Mastarna prima e di Fondazione Vulci poi per delle spese che, a detta degli inquirenti, non sarebbero giustificate.
Il sottoscritto risulterebbe coinvolto in questa vicenda giudiziaria per aver approvato, nel corso degli anni (dal 2012 al 2017), quale rappresentate dell’ente socio, i Bilanci dei due soggetti all’interno dei quali sono ricomprese le spese contestate e per aver partecipato, in alcuni casi, a pranzi istituzionali.
Ebbene, fermo restando il lavoro che verrà svolto dagli avvocati nelle competenti sedi, ciò che oggi mi preme evidenziare è il rammarico per questa vicenda, difficile da comprendere. È vero che in qualità di socio dei due soggetti (Mastarna e Fondazione) ho approvato i Bilanci nel corso degli anni, come è altrettanto vero che gli stessi, al momento dell’approvazione, hanno ottenuto il parere favorevole del Collegio Sindacale (per quanto riguarda la società) e del Revisore (per la Fondazione).
Non solo, sia la società Mastarna sia la Fondazione, quali soggetti c.d. “in house providing” dell’ente sono stati (lo è tutt’ora la Fondazione, così come la Montalto Multiservizi), soggetti al controllo analogo da parte dei competenti uffici comunali e di una struttura/comitato appositamente creata dall’ente per monitorare i flussi finanziari della società.
Nonostante ciò, oggi mi ritrovo indagato per aver fatto il mio dovere di Sindaco e dato il mio parere favorevole su dei Bilanci che al momento della loro approvazione non presentavano alcun elemento ostativo alla stessa.
Sfido chiunque, infatti, dalla lettura dei Bilanci (che tra l’altro sono pubblici) e dei documenti allegati (nota integrativa e parere Collegio Sindacale) a rilevare elementi che mi impedissero in quel momento di esprimere voto favorevole!
Ne prendo atto e vado avanti, consapevole della correttezza del mio operato e di essere riuscito insieme alla mia amministrazione a salvare decine di posti di lavoro con la nascita della Fondazione Vulci, vista la situazione debitoria in cui versava la Mastarna al momento del nostro insediamento! Altra questione è l’aver partecipato “direttamente” a pranzi/situazione conviviali.
Naturalmente, lungi da me da avere mai pranzato a titolo personale a spese della Mastarna e di Fondazione Vulci, né tantomeno ad aver acquistato mai beni con gli stessi fondi. Nel corso di tutti i miei anni da Sindaco del Comune non ho mai utilizzato un solo euro di soldi pubblici per miei scopi personali! Addirittura dal 2012, per quanto mi è dato vedere, avrei partecipato a soli 15 pranzi – tutti ovviamente istituzionali come potrò dimostrare – unitamente ad altri rappresentanti dell’Ente, alcuni dei quali oggi si trovano all’opposizione e gridano allo scandalo!!!
Nonostante ciò, dal comunicato emanato della GdF, mi sembra di essere stato già condannato, senza aver avuto ancora la possibilità di difendermi dalle suddette accuse, certamente poco chiare. In ogni caso sono e resto fiducioso, il tempo saprà essere galantuomo!
Con l’occasione ne approfitto per evidenziare come il mio (nostro) impegno per il Parco di Vulci, il suo sviluppo e la salvaguardia dei posti di lavoro è sotto gli occhi di tutti sin dal 2012, anno di inizio del mio primo mandato.
Ho cercato con tutti i mezzi e grazie al supporto della Soprintendenza, degli amministratori della società, dell’attuale e precedente maggioranza comunale e dei cittadini, di investire tempo e denaro affinché il Parco di Vulci diventasse il punto di riferimento del settore nella Regione Lazio. Ci stiamo riuscendo, anche se gli sforzi sono sempre superiori rispetto alla lentezza con cui un bene culturale restituisce ricchezza ad un territorio.
Montalto e Pescia sono state trasformate ed è stato possibile grazie a progetti, investimenti, impegno quotidiano. Se il premio è subire questo stillicidio, mi chiedo: chi me lo fa fare? Non sarà il caso di restituire Vulci al Ministero dei Beni Culturali? Non sarà il caso di fermare tutti i lavori, le attività, gli investimenti? Esiste il reato di inerzia?
Ringrazio la mia famiglia, i nostri amministratori, i molti cittadini, gli amici che mi sono sempre vicini e mi affido alla magistratura, che sicuramente farà chiarezza su questa annosa vicenda, nell’interesse di tutte le persone che nel corso degli anni ci hanno dato fiducia!
Sergio Caci
Sindaco di Montalto di Castro